No della Francia all’estradizione di 10 ex Brigatisti/ Nordio: fatto tutto il possibile

ROMA\ aise\ - La Cassazione francese ha confermato il rifiuto della Francia (già manifestato con la decisione della Corte d’Appello di Parigi) all’estradizione di dieci ex terroristi degli anni di piombo in Italia. Si tratta di ex militanti di estrema sinistra, in gran parte legati alle Brigate Rosse. A commentare la notizia il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “prendiamo atto della decisione della Corte di Cassazione francese, che in piena autonomia ha deciso di negare l’estradizione in Italia di 10 ex terroristi. L’Italia ha fatto tutto quanto in suo potere, perché fosse rimosso l’ostacolo politico che per decenni ha impedito alla magistratura francese di valutare le nostre richieste”.
“Avevo già avuto modo di ringraziare di persona, nel nostro primo incontro, il collega Eric Dupond-Moretti per essere stato al fianco dell’Italia e per la sua costante attenzione nei confronti delle nostre richieste. Con lui ho avuto anche un colloquio telefonico – ha aggiunto il Guardasigilli italiano -. Il Ministro Dupond-Moretti ha compreso il nostro bisogno di verità e giustizia e, dando corso alle nostre domande di estradizione, ha testimoniato la piena fiducia del Governo francese nella nostra magistratura, che ha giudicato gli imputati degli anni di piombo sempre nel rispetto di tutte le garanzie”.
“Ho vissuto da pubblico ministero in prima persona quegli anni drammatici e oggi – ha spiegato ancora il Ministro Nordio - il mio primo commosso pensiero non può che essere rivolto a tutte le vittime di quella sanguinosa stagione e ai loro familiari, che hanno atteso per anni, insieme all’intero Paese, una risposta dalla giustizia francese. Faccio pertanto mie le parole di Mario Calabresi, figlio del commissario ucciso 51 anni fa, nella speranza che chi allora non esitò ad uccidere ora “senta il bisogno di fare i conti con le proprie responsabilità e abbia il coraggio di contribuire alla verità”. (aise)