I ministri del G7+ ribadiscono il loro “incrollabile” sostegno all’Ucraina

NEW YORK\ aise\ - “Noi, il Gruppo Ministeriale G7+, ci siamo riuniti a margine della 79esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ribadire il nostro incrollabile sostegno all’Ucraina di fronte ai brutali e ingiusti attacchi sferrati dalla Russia all’Ucraina e alle sue infrastrutture energetiche”. È quanto scritto in un comunicato congiunto dai Ministri degli Affari Esteri del G7+ , pubblicato sulla Farnesina, sul sostegno al settore energetico dell’Ucraina a margine della 79esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
“Ribadiamo il nostro forte impegno a garantire l’integrità territoriale, l’indipendenza e la sovranità dell’Ucraina all’interno dei propri confini riconosciuti a livello internazionale e a porre l’accento sulle priorità fondamentali al fine di creare le condizioni per una pace globale, giusta e duratura basata sul diritto internazionale, tra cui la Carta delle Nazioni Unite e i relativi principi – ha proseguito ancora -. Condanniamo con fermezza i continui attacchi di missili e droni lanciati dalla Russia contro le infrastrutture energetiche e le città ucraine. Tali attacchi, che hanno subito un’escalation a partire da marzo 2024, minacciano gravemente la sicurezza energetica dell’Ucraina e l’accesso del popolo ucraino ai servizi essenziali, tra cui l’elettricità, il riscaldamento e l’acqua, durante i freddi mesi invernali, che potrebbero essere i più rigidi mai registrati in Ucraina da quando il Paese ha ottenuto l’indipendenza. Segnaliamo le implicazioni regionali di tali attacchi, in particolare per la sicurezza energetica della Repubblica di Moldavia. È necessario che la Russia ponga fine a questa guerra di aggressione e paghi per i danni causati”.
I Ministri del G7+ hanno poi ribadito l’impegno anche a sostenere la ripresa e la ricostruzione “immediata, a medio e a lungo termine dell’Ucraina, in linea con il suo percorso di avvicinamento all’UE, e a lavorare per coinvolgere i settori privati e i governi locali nella ripresa economica e sociale sostenibile dell’Ucraina. Accogliamo con favore e sottolineiamo l’importanza dell’impegno ucraino a realizzare riforme che favoriscano le imprese e che creino condizioni paritarie per gli investimenti nel settore energetico. Sottolineiamo l’importanza dell’attuazione del Piano nazionale per l’energia e il clima e del monitoraggio di tale processo. Continueremo a sostenere gli sforzi del governo e del popolo ucraino su tale fronte”.
In seguito, si legge nel comunicato, “sottolineiamo l’importanza di attuare le riforme del settore energetico in linea con il percorso di adesione all’UE e di adempiere agli obblighi previsti dal Trattato della Comunità dell’Energia, compresi i principi di corporate governance conformi all’OCSE. Ciò risulta particolarmente importante in vista dell’inverno, data l’entità delle riparazioni e del fabbisogno di nuove infrastrutture energetiche”. “Riconosciamo la necessità di un’assistenza internazionale volta a proteggere le infrastrutture energetiche dagli attacchi, anche attraverso il rafforzamento delle capacità di difesa aerea dell’Ucraina da parte dei Paesi impegnati, e ribadiamo la nostra disponibilità a continuare a fornire tale assistenza”.
I Ministri hanno poi condannato “il sequestro e il continuo controllo e militarizzazione da parte della Russia della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, che rappresenta una minaccia per la sicurezza energetica. Sottolineiamo che qualsiasi impiego dell’energia nucleare e delle installazioni nucleari deve essere sicuro, protetto, tutelato e rispettoso dell’ambiente. In riferimento alla risoluzione dell’11 luglio dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla “Sicurezza degli impianti nucleari dell’Ucraina, compresa la centrale nucleare di Zaporizhzhia”, ribadiamo che la centrale nucleare di Zaporizhzhia dovrà tornare sotto il pieno controllo sovrano dell’Ucraina, in linea con i principi dell’AIEA e sotto la sua supervisione indipendente”.
“Siamo certi che la ricostruzione del sistema energetico ucraino nel breve e nel lungo periodo sia funzionale al rafforzamento della sicurezza e della sostenibilità energetica globale” ha proseguito ancora.
“Accogliamo con favore ulteriori impegni a fornire finanziamenti e supporto in natura per affrontare le esigenze più urgenti del settore energetico ucraino, tra cui la riparazione delle centrali elettriche e dei sistemi di teleriscaldamento danneggiati, la diffusione di nuova generazione distribuita di energia, l’alimentazione di emergenza per i servizi critici e la protezione passiva delle infrastrutture energetiche. Chiediamo alla comunità internazionale di rafforzare urgentemente gli sforzi a tale riguardo e di fornire all’Ucraina tutta l’assistenza necessaria – ha proseguito -. Sottolineiamo a tale proposito il lavoro significativo svolto dai partner internazionali, dalle banche e dal “Fondo di Sostegno per l’Energia dell’Ucraina” della Comunità dell’Energia. Invitiamo i partner internazionali a incrementare i contributi finanziari, in particolare verso quest’ultimo fondo, al fine di rafforzare la resilienza ucraina in vista dell’inverno. Sulla base dell’attività svolta dal Gruppo di Lavoro sulla Sicurezza Energetica e dei risultati del Primo Vertice Mondiale sulla Pace tenutosi il 15-16 giugno 2024 a Bürgenstock, in Svizzera, nonché dei risultati del dialogo produttivo e costruttivo della Conferenza sulla Sicurezza Energetica tenutasi il 22 agosto 2024, riaffermiamo il nostro incrollabile impegno a conseguire una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina”.
“Sulla base della Conferenza Giappone-Ucraina per la promozione della crescita economica e della ricostruzione tenutasi a Tokyo, della Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina (URC) del 2024 svoltasi a Berlino e in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29) prevista per novembre 2024 e della Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina (URC) del 2025 che si terrà in Italia, ci impegniamo a continuare a sostenere i bisogni immediati e la visione ucraina di un sistema energetico più decentralizzato, diversificato, resiliente, rinnovabile e sostenibile, pienamente integrato con l’Europa”, ha concluso infine il comunicato. (aise)