Verso la legge di bilancio/ Meloni: non spending review, facciamo scelte politiche

ROMA\ aise\ - “Quello che vi chiedo di fare non è una semplice spending review o un elenco di voci da tagliare, è importante ma sarebbe riduttivo chiedervelo, ma di far tornare il più possibile la politica”. Così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ai ministri riuniti a Palazzo Chigi per il primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva, occasione in cui la Premier ha svolto alcune considerazioni in merito all’attività del Governo, che a breve sarà impegnato nella scrittura della legge di bilancio, cioè “la legge principale sulla base della quale programmare la nostra agenda”.
Una legge che, ha evidenziato Meloni, “dovrà essere, come è stata quella dello scorso anno, seria, per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese”.
In occasione della presentazione alle Camere della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, ha aggiunto la Premier, potranno essere indicati i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica ovvero aggiornati quelli già indicati con il DEF, con i quali “il Governo può puntare, con un iter accelerato di approvazione, a realizzare riforme organiche, capaci di contribuire al rilancio ed allo sviluppo dell’economia, nel quadro degli obiettivi programmatici delineati”.
Quindi, la Presidente del Consiglio ha condiviso l’invito rivolto ai colleghi dal Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, a verificare nel dettaglio le risorse attualmente spese, i capitoli di spesa, le misure attualmente finanziate, e valutare eventuali nuove destinazioni delle stesse: “quello che vi chiedo di fare non è una semplice spending review o un elenco di voci da tagliare, è importante ma sarebbe riduttivo chiedervelo, ma di far tornare il più possibile la politica. Perché non intendiamo amministrare il presente e perpetuare semplicemente quello che è già tutto in essere, ma imprimere quel cambiamento che ci è stato chiesto. Se ci sono misure che non condividiamo politicamente, - ha rimarcato – quelle misure non vanno più finanziate e le risorse recuperate utilizzate per gli interventi che sono nel nostro programma. E per costruire una manovra incentrata sulle famiglie, sulla lotta alla denatalità e sui sostegni alle fasce deboli. È un lavoro complesso ma dobbiamo avere il coraggio di farlo perché è da qui che parte la svolta”.
“Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è confermare il taglio del cuneo fiscale, che rappresenta un provvedimento concreto che arriva ogni mese nella busta paga dei lavoratori”.
Quanto agli altri provvedimenti in agenda, ribadita l’intenzione del Governo di “assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro”, Meloni si è soffermata sul tema dei flussi migratori: “l’Italia – ha detto in proposito – sta subendo una pressione migratoria come non si vedeva da molti anni a questa parte anche a seguito degli avvenimenti, recenti e meno recenti, nel Sahel, con quantità di arrivi imponenti. È difficile spiegare all’opinione pubblica quello a cui assiste e lo capisco bene. I dati dicono che c’è un forte aumento rispetto all’anno precedente anche se, leggendo attentamente questi numeri, si assiste ad un rallentamento dell’aumento dei flussi migratori”.
“La direzione intrapresa dal Governo è quella giusta: accordi con i Paesi del Nord Africa, di partenza e transito dei flussi”, ha rivendicato Meloni, secondo cui, però, “è necessario aggiungere a questa direzione di marcia in più, stringere le maglie, dare segnali chiari ai trafficanti e serve un coordinamento maggiore tra noi nell’attività di contrasto ai flussi illegali di migranti”.
“Già alla fine di questo Consiglio dei Ministri, - ha ricordato – è convocata una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR), che ben si presta a essere la sede di questo raccordo. E da oggi è convocato permanentemente, composto da tutti i Ministri competenti. Il nostro obiettivo è affrontare il problema in maniera pragmatica, con decisioni rapide e coordinate. Dobbiamo poi continuare a lavorare per dare piena attuazione al decreto Cutro, in particolare per quello che riguarda i rimpatri degli immigrati clandestini e bisogna stabilire quali sono ulteriori provvedimenti normativi per contrastare l’immigrazione illegale e la tratta di esseri umani, e le conseguenze in termini di sicurezza pubblica dell’immigrazione irregolare”.
Ricordati i gravi episodi di violenza sessuale riportati dalle cronache ed espressa solidarietà alle vittime e alle loro famiglie, meloni ha concluso sottolineando che “questo deve essere anche l’anno delle grandi riforme, a partire dalla riforma costituzionale, sulla quale il Ministro Casellati è pronta con una proposta che centra i due obiettivi che ci prefiggiamo: dare stabilità ai governi e far decidere ai cittadini chi debba governare. Sarà uno dei primi provvedimenti che vareremo, ma ci sono anche il completamento dell’autonomia differenziata, la riforma della giustizia, la delega fiscale che dobbiamo portare a compimento”. (aise)