Arte e sostenibilità ambientale si incontrano a Singapore

SINGAPORE\ aise\ - Pochi giorni per ammirare a Singapore la mostra di arte riciclata “Un progetto d'arte nella Night Race. La nuova vita dei riflettori”, in programma dal 13 al 19 settembre, presso The Arts House, al n.1 di Old Parliament Lane.
Organizzata dalla Fondazione Arte Contemporanea Dino Zoli e curata da Nadia Stefanel, direttrice della Fondazione stessa, la mostra presenterà le opere di 10 artisti emergenti, tra cui Anuska Sakar, Ashley Hi, Chong Si Xuan, Daniel Chong, Elena Lo Giudice, Iman Sengupta, Jeyasree Chandrakumaran, Kumari Nahappan, Victoria Hertel e Yeo Ker Siang.
Ognuno di loro ha utilizzato i vecchi proiettori utilizzati nel corso dell’ultimo Campionato Mondiale di Formula 1 a Singapore, combinando questi materiali di scarto - sostituiti quest'anno con proiettori a LED all'avanguardia ed ecologici dell’azienda italiana DZ engineering - con una nuova sensibilità estetica e un approccio costruttivo.
Il progetto è stato sostenuto dall'Ambasciata d'Italia, da EuroCham e dalla Camera di Commercio Italiana a Singapore. Alcuni degli artisti in mostra sono ex studenti e membri del LASALLE College of the Arts (LASALLE) e della University of the Arts Singapore (UAS) e, anche per questo, l'iniziativa ha ricevuto il sostegno di partner culturali come la Art Galleries Association Singapore (AGAS) e la Art Outreach Singapore.
“Molto orgoglioso dell’iniziativa della Fondazione Dino Zoli di riportare a nuova vita i riflettori scartati della precedente edizione” della Gara di Formula 1 si è detto l’ambasciatore d'Italia a Singapore, Dante Brandi, “lieto di sostenere questa iniziativa, che unisce creatività e sostenibilità ambientale e rafforza la collaborazione tra la Fondazione e le università e le istituzioni artistiche locali”.
Quanto alla “Singapore Night Race”, si tratta di “un evento imperdibile non solo per gli appassionati di motori”, ha aggiunto Brandi. “Siamo entusiasti che oltre ai rinomati marchi del motorsport, l’Italia sia rappresentata anche da DZ Engineering, che fornisce l’illuminazione della pista con luci LED con tecnologia all’avanguardia, più sostenibili e più efficienti” e che contribuisce alla mostra presso The Arts House attraverso un “progetto di riciclo per l’arte contemporanea”. (aise)