Passaggi d'Autore - Intrecci mediterranei: a Sant'Antioco la XXI edizione del festival dei cortometraggi dei Paesi del Mediterraneo

SANT’ANTIOCO\ aise\ - Al via domani, mercoledì 3 dicembre, a Sant'Antioco la ventunesima edizione di Passaggi d'Autore - Intrecci mediterranei: fino a lunedì 8 si rinnova l'appuntamento nella cittadina costiera del Sud Sardegna con il festival del cortometraggio mediterraneo organizzato dal Circolo del Cinema "Immagini", con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanovic. Un festival tematico, capace di unire ricerca, formazione, divulgazione e spettacolo; un festival che fonda la sua identità sul dialogo tra cinematografie diverse, sulla scoperta di nuovi autori e sulla volontà di costruire uno spazio in cui il Mediterraneo – mare di passaggi, migrazioni, conflitti e creatività – possa raccontarsi attraverso il linguaggio del cinema breve.
Nel corso delle sei giornate sarà presentata, nel consueto spazio dell'Aula Consiliare del Comune di Sant'Antioco, un'ampia panoramica della produzione di cortometraggi degli ultimi due anni, alcuni dei quali in anteprima nazionale o regionale, selezionati tra quelli che hanno ricevuto premi e riconoscimenti o partecipato a festival prestigiosi, come Clermont-Ferrand, Cannes, Venezia, Locarno, Sundance; e, oltre alle proiezioni, ad arricchire e impreziosire il programma, il consueto corredo di momenti collaterali, masterclass, incontri e attività per le scuole.
Il palinsesto si articola in diverse sezioni – Intrecci Mediterranei, Intrinas, Focus, Videoclip, CortoAmbiente, Cinema e Territorio, Eventi e Paesaggi di resistenza – ciascuna con una specifica vocazione, una struttura che consente al pubblico di attraversare estetiche e tematiche differenti.
Il programma della giornata inaugurale
L'apertura spetta a Intrecci Mediterranei, sezione centrale del festival: dopo i saluti inaugurali, domani (mercoledì 3 dicembre) alle 17, via con la prima serie dei ventidue cortometraggi provenienti da Paesi dell'area mediterranea che si succederanno nell'arco di tre proiezioni pomeridiane (dopo quella di domani, venerdì 5 e domenica 7 dicembre alle 18) e una matinée (sabato 6 alle 11); una selezione che offre un affresco complesso del Mediterraneo contemporaneo, con storie che parlano di identità, conflitti, diritti, ma anche di quotidianità, legami familiari, sogni e memoria. Sette i film brevi in programma domani (mercoledì 3) pomeriggio partire da "Domenica sera"di Matteo Tortone (Italia, 2024, 16'), Premio David di Donatello 2025 per il miglior cortometraggio; a seguire "De sucre" (Spagna, 2024, 25') della spagnola Clàudia Cedó, "A passing day" (Egitto/Siria, 2024, 24') della siriana Rasha Shahin, "Bratiska" (Italia, 2025, 17') di Gregorio Mattiocco, "Les bottes de la nuit" (Francia, 2024, 12'), film d'animazione del francese Pierre-Luc Granjon, "Border" (Israele, 2024, 20') dell'israeliana Roni Bahat e "Mua besoj më shpëtoj portreti" ("I believe the portrait saved me") (Kosovo/Olanda, 2025, 10') del kosovaro Alban Muja. Sarà presente alle proiezioni il regista Gregorio Mattiocco, mentre interverranno in collegamento video Pierre-Luc Granjon e Clàudia Cedó.
Da tre edizioni, la sezione Intrecci Mediterranei è competitiva: a una giuria composta da studenti e studentesse universitari – che nei giorni del festival seguiranno il laboratorio Critica il Corto curato da Francesco Crispino, filmmaker, critico cinematografico, studioso e formatore di linguaggio audiovisivo – spetta anche quest'anno il compito di valutare i cortometraggi in programma e individuare quello più meritevole, al quale verrà conferito il premio Giuria Giovani nel corso della giornata conclusiva, lunedì 8 dicembre alle 16.30.
La giornata inaugurale si completa in serata, a partire dalle 21.30, con lo spazio dedicato al Sarajevo Film Festival (SFF), uno dei più importanti eventi cinematografici dei Balcani, che si tiene dal 1995: una collaborazione, quella tra Passaggi d'Autore e il SFF, che si rinnova dal 2018 in un mutuo scambio di esperienze e visioni. Lo scorso agosto, il festival sardo è stato nuovamente ospite di quello nella capitale della Bosnia-Erzegovina, dove ha portato in dote sei cortometraggi proposti nella sua edizione del 2024; ora il SFF ricambia la visita presentando a Sant'Antioco quattro film brevi scelti dalla selezionatrice Asja Krsmanovic, che interverrà alla serata in collegamento video, fra quelli visti questa estate a Sarajevo: "Tarik" di Adem Tutić (Serbia, 2025, 27'), "Sve zbog jednog bika" (About a Bull) di Emir Solaković (Bosnia Erzegovina, 2024, 29'), "Winter in march" di Natalia Myrzoyan (Armenia, 2025, 16') e "Rahlo" (Shallow ground) di Jozo Schmuch (Croazia, 2025, 19').
La seconda giornata, giovedì 4 dicembre, si apre alle 10 nel segno di Cortoambiente, la sezione del festival votata a educare e sensibilizzare le nuove generazioni verso le tematiche ambientali attraverso lo strumento cinematografico. Il programma, realizzato come sempre in collaborazione col festival Cinema e Ambiente Avezzano, prevede la proiezione riservata agli studenti delle scuole superiori di Sant'Antioco di "Until the end of the world" (Italia, 2024, 58'): un documentario di Francesco De Augustinis, che indaga su alcuni aspetti controversi legati all'allevamento intensivo di pesci. A un approfondimento di questo tema sarà dedicato l'incontro, moderato da Paolo Santamaria del festival Cinema e Ambiente Avezzano, con lo stesso De Augustinis, collegato in video, e con Franco Sardi, console coordinatore regionale del Touring Club Italiano.
Nel pomeriggio, a partire dalle 17.30, tiene banco un altro appuntamento immancabile a Passaggi d'Autore, che in ogni edizione dedica un focus alla cinematografia di un Paese del Mediterraneo: ospite, quest'anno, il Libano , terra attraversata da una grave crisi economica, sociale e umanitaria aggravata dal conflitto regionale, ma che vanta una notevole produzione cinematografica. "Ambasciatore" a Sant'Antioco della settima arte nella terra dei cedri, Nicolas Khabbaz, produttore cinematografico e teatrale, direttore artistico del Beirut Shorts e del Batroun Mediterranean Film Festival e professore alla Notre Dame University, presenterà una selezione di alcuni dei cortometraggi più significativi firmati negli ultimi due anni da filmmaker libanesi: "Ship of Fools" di Alia Haju (Germania/Libano, 2025, 30'), "Crow man" di Yohann Abdelnour (Libano, 2023, 8'), "Ebb & Flow" di Nay Tabbara (Stati Uniti/Libano, 2024, 19'), "All this Death" di Fady Syriani (Libano/Germania, 2025, 17'), "FIZR" di Rani Nasr (Libano, 2024, 13') e " What if they bomb here tonight?" di Samir Syrian i (Libano, 2025, 17'), che interverrà in collegamento video. Il focus sul Libano si completa in serata con la proiezione, alle 21.30, del lungometraggio "A Sad and beautiful world" (Libano, 2025, 110'), opera prima del regista Cyril Aris, anche lui collegato in video: il film racconta di Nino e Yasmina e della loro relazione, specchio delle contraddizioni del Libano, intrecciando la loro storia con quella di un paese che oscilla continuamente tra speranza e disperazione, tra prosperità e rovina. "A Sad and Beautiful World" è stato selezionato alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia 2025, dove ha ottenuto il Premio del Pubblico.
La giornata di venerdì 5 si apre nel segno di Intrinas, lo spazio che ogni edizione di Passaggi d'Autore dedica al cinema breve prodotto in Sardegna; come la sezione Intrecci mediterranei, anche questa è competitiva: saranno studenti delle scuole superiori del territorio, coordinati dal critico cinematografico Enrico Azzano, a formare la Giuria Giovani e a premiare (sabato 6 alle 16) il miglior cortometraggi o fra gli otto in programma nella proiezione a loro riservata la mattina alle 10, e poi in quella serale, alle 21.30 , aperta al pubblico del festival: "Io non dimentico" di Antonello Pisano Murgia (2025, 14'), "Su cane est su miu" di Salvatore Mereu (2025, 24'), "Oplà" di Giulia Camba (2024, 18'), "Infanzia e gioventù di Gramsci" di Paolo Zucca, Alessandra Atzori e Milena Tipaldo (2025, 7'), "L'ultimo ingrediente" di Lorenzo Cioglia (2025, 8'), "Caro fratello" di Simone Paderi (2025, 17'), "Vida e morti de unu maragotti" di Stefano Cau (2025, 10') e "It doesn't exist" di Joe Juanne Piras (2025, 10'). Presenti quasi al completo a Sant'Antioco i rispettivi registi: parteciperanno infatti alla serata Stefano Cau, Salvatore Mereu, Giulia Camba, Lorenzo Cioglia, Simone Paderi, Joe Juanne Piras e Alessandra Atzori.
Prima, però, due diversi appuntamenti avranno avuto luogo nel pomeriggio. Alle 16.30, per la sezione Cinema e Territorio, è in programma la proiezione di "Furriadroxus", il documentario girato vent'anni fa da Michele Mossa e Michele Trentini, che racconta la vita degli ultimi abitanti dei furriadroxus, insediamenti rurali sparsi nell'area di Malfatano, vicino alla celebre spiaggia di Tuerredda; gli stessi luoghi in cui è ambientato il recentissimo film di Riccardo Milani "La vita va così", ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha lottato contro la costruzione di un resort di lusso in quel tratto di selvaggia e intatta bellezza della costa sudoccidentale sarda. Presente alla proiezione il regista Michele Mossa.
Poi, a partire dalle 18, la seconda serie di cortometraggi della sezione Intrecci mediterranei, con cinque titoli in scaletta: "Sous les ruines" di Nadhir Bouslama (Francia, 2025, 26'), "Marcello" di Maurizio Lombardi (Italia, 2024, 20'), "The Wedding Of The Pir's" di Yalçın Çiftçi (Turchia, 2025, 20'), "The Flowers Stand Silently, Witnessing" di Theo Panagopoulos (Palestina/Scozia, 2024, 17') e "Lo sguardo basso delle bambine" di Astrid Ardenti (Italia, 2025, 7'), che sarà presente alle proiezioni; interverranno invece in collegamento video il regista turco Yalçın Çiftçi, il greco-libanese-palestinese Theo Panagopoulos e l'italiano Maurizio Lombardi.
Nel segno di Intrecci mediterranei anche l'apertura della giornata di sabato 6 dicembre, con altri quattro film brevi in visione la mattina a partire dalle 11: "L'mina" di Randa Maroufi (Marocco, 2025, 26'), "Kushta Mayn - La mia Costantinopoli" di Nicolò Folin (Italia, 2025, 20'), "Arguments in favor of love" di Gabriel Abrantes (Portogallo, 2025, 9') e "Common pear" (Slovenia, 2025, 15') del regista sloveno Gregor Božić, che interverrà in collegamento video.
Agenda fitta di impegni per il pomeriggio e la serata: alle 16 la Giuria Giovani formata dagli studenti delle scuole superiori del territorio, coordinati dal critico cinematografico Enrico Azzano, assegnerà il suo premio al miglior cortometraggio della sezione Intrinas.
Alle 16.30 prende invece il via la masterclass di Iosonouncane (al secolo Jacopo Incani), il musicista, produttore e compositore sardo autore delle musiche per i film "I diari di mio padre" di Ado Hasanovic, "Berlinguer. La grande ambizione" di Andrea Segre e "Lirica Ucraina", il documentario di Francesca Mannocchi che verrà poi proiettato in serata.
Anche in questa edizione Passaggi d'Autore dedica un approfondimento al videoclip musicale, linguaggio ormai consolidato nel panorama delle immagini in movimento e caratterizzato da una forte componente innovativa. Protagonista del focus in programma alle 18.30 è Ambrogio Lo Giudice, regista, sceneggiatore, fotografo e paroliere specializzato in pubblicità e videoclip, noto per le sue collaborazioni con artisti come Lucio Dalla, Vasco Rossi, Litfiba e Jovanotti, tra i tanti. A colloquiare con lui, il teorico dei media e studioso di sperimentazione audiovisiva Bruno Di Marino.
Un'ospite e un documentario quanto mai attuali in questi tempi di guerra, conflitti e sofferenze, tengono banco nella serata di sabato: alle 21.30 Francesca Mannocchi, tra le più importanti corrispondenti di guerra europee, presenta il suo reportage "Lirica Ucraina " (Italia, 2024, 84) dove racconta le ferite del conflitto attraverso le voci e le storie dei sopravvissuti; e la visione del film - premio Cecilia Mangini come miglior documentario alla settantesima edizione dei David di Donatello - sarà il pendant perfetto della masterclass pomeridiana di Iosonouncane che ne ha firmato le musiche.
Un altro documentario a firma femminile, quella della regista e direttrice della fotografia sarda Marta Massa, inaugura la penultima giornata del festival, domenica 7 alle 16.30: "The Trials" (Italia/Ungheria/Belgio/Portogallo, 2025, 25'), selezione ufficiale del Festival dei Popoli (sezione Habitat), racconta la vicenda di Maja T., attivista non-binary tedesca detenuta in isolamento a Budapest e sotto processo con l'accusa di aggressioni a militanti di estrema destra, rischiando una condanna fino a ventiquattro anni. Un caso simile a quello di Ilaria Salis, che ha sollevato forti preoccupazioni sulle condizioni carcerarie e sulle garanzie processuali in Ungheria. Presente alla proiezione del suo "The Trials", Marta Massa è un'alunna di DocNomads e vive tra Ungheria e Sardegna. Nel 2021 è stata selezionata per il programma New Voices, istituito dallo Scottish Documentary Institute e dedicato ai talenti emergenti nel campo del documentario.
Alle 18 parte la quarta e ultima serie di corti della sezione Intrecci mediterranei: in programma, uno via l'altro, "I'm glad you're dead now" di Tawfeek Barhom (Palestina/Grecia/Francia, 2025, 13'), "Noi" di Neritan Zinxhiria (Grecia, 2025, 15'), "Furia" di Fran Moreno Blanco e Santi Pujol Amat (Spagna, 2025, 19'), "My brother, my brother" di Abdelrahman e Saad Dnewar (Egitto/Germania/Francia, 2025, 15'), "Coyotes" di Said Zagha (Palestina/Francia/Giordania/UK, 2025, 20'), e "Un cane miagola, un gatto abbaia" (Italia, 2025, 18') di Alessandro Prato, che sarà presente alla proiezione. Previsto invece in collegamento video il regista albanese Neritan Zinxhiria.
Dopo lo spazio dedicato al Sarajevo Film Festival in quella inaugurale, la serata di domenica è tutta nel segno di un altro evento internazionale: immancabile, a Passaggi d'Autore, la partecipazione del Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, la più grande rassegna internazionale dedicata ai cortometraggi e secondo festival del cinema in Francia, dopo Cannes. Sei i film brevi scelti dall'ultima edizione per l'appuntamento a Sant'Antioco da Roger Gonin, co-fondatore del festival transalpino, che sarà presente alle proiezioni: "A bear remembers" di Zhang & Knight (Regno Unito, 2024, 20'), "Beurk!" di Loïc Espuche (Francia, 2024, 14'), "Généalogie de la violence" di Mohamed Bourouissa (Francia, 2024, 16'), "Mort d'un acteur" di Ambroise Rateau (Francia, 2024, 22'), "Ni Dieu ni pére" di Paul Kermarec (Francia, 2024, 12') e "Unspoken" di Damian Walshe-Howling (Australia, 2024, 21').
Giocano in casa Pierpaolo Fai e Davide Eustacchi , i due registi di Sant'Antioco che firmano "Il mio ultimo esorcismo", il cortometraggio che apre la giornata conclusiva del festival, lunedì mattina alle 11.30: una parodia dei classici film sulle possessioni demoniache, che smonta gli stereotipi del genere – l'esorcista, il demonio, i rituali oscuri – e li reinterpreta in chiave locale trapiantando nel Sulcis il linguaggio dell'horror e rovesciandolo con una comicità nutrita dalla vita di tutti i giorni, dai suoi personaggi e dai suoi ritmi.
L'ultimo pomeriggio di Passaggi d'Autore edizione numero ventuno si apre alle 16.30 con uno dei momenti più significativi del festival: la premiazione del miglior cortometraggio della sua sezione principale, Intrecci mediterranei, da parte della Giuria Giovani composta dagli studenti e studentesse universitari che nei giorni precedenti avranno seguito il laboratorio Critica il Corto curato da Francesco Crispino. Poi, alle 18, il film che chiude la ricca settimana di visioni a Sant'Antioco: "Nino" (Francia, 2025, 96'), opera prima della regista francese Pauline Loquès (che interverrà in collegamento video), con Théodore Pellerin nel ruolo del protagonista, un giovane al quale è stato diagnosticato un cancro alla gola alla vigilia del suo ventinovesimo compleanno. Il film è stato presentato quest'anno nella sezione Settimana della critica del Festival di Cannes 2025, dove Pellerin ha vinto il Louis Roederer Foundation Rising Star Award, il premio annuale assegnato a un attore o a un'attrice emergente. (aise)