“Venticinque”: alla Cadogan Gallery di Milano la prima mostra in Italia di Gabriele Cappelli

Gabriele Cappelli, Venticinque - Cadogan Gallery Milano

MILANO\ aise\ - Si inaugura domani, mercoledì 3 dicembre, alla Cadogan Gallery di MilanoVenticinque”, la prima mostra in Italia di Gabriele Cappelli.
Nato a Forlì nel 1972, ma dal 1997 a Londra, dove vive e lavora, per l’occasione Cappelli espone una serie di nuove opere pittoriche ispirate ad alcune creazioni emblematiche e temi significativi esplorati nel corso della sua carriera.
Gabriele Cappelli si avvicina all’arte fin da giovane. I frequenti viaggi a Roma per far visita al nonno, architetto e designer, lo introducono alla pittura, fulcro della sua pratica artistica. Nel 1997, a venticinque anni, si trasferisce a Londra, dove decide di dedicarsi totalmente al lavoro di artista, ispirato dal movimento dei Young British Artists (YBA). È in questa fase che si interessa alla pittura come ricerca sulla composizione cromatica, un modo per creare colori che sperimenta, studia e accosta dando vita a equilibri inediti. A Londra Cappelli matura la propria ricerca immerso nel fermento culturale degli anni Duemila e circondato da incontri significativi che ne segnano il percorso.
Come viene raccontato anche nel documentario Gabriele Cappelli di Francesco Zippel (2024), nelle sue opere l’artista, accostando colori inconsueti, vuole costruire composizioni astratte che, pur nella libertà formale, riflettono un pensiero preciso e consapevole. Per Cappelli il colore è il cardine della ricerca, che non serve a descrivere ma “parla da sé"; la forma ne regola equilibrio e proporzioni, e in questo modo crea armonie o tensioni visive. Con cere e polveri che evocano la lucentezza dell’oro, mescolate a colori a olio, le opere di Cappelli trasmettono un senso di profonda armonia e serenità.
Rappresentato da Cadogan Gallery da più di dieci anni, le opere di Cappelli sono parte di numerose collezioni private nel Regno Unito, in Europa e negli Stati Uniti. Con questa mostra, che corona 25 anni di lavoro, l’artista presenta una serie di lavori inediti realizzati appositamente per gli spazi milanesi, in cui ha tratto ispirazione da opere importanti della sua produzione, reinterpretando alcuni significativi temi e ispirazioni.
La mostra milanese sarà aperta al pubblico sino al 31 gennaio 2026. (aise)