Il ricevimento della guida “50 Top Pizza” chiude la SCIM 2025 nel Regno Unito

LONDRA\ aise\ - Il ricevimento della guida online “50 Top Pizza”, tenutosi all’Ambasciata d'Italia a Londra in occasione della cerimonia di premiazione di 50 Top World Artisan Pizza Chains 2025, ha chiuso la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2025 nel Regno Unito. Una settimana ricca di appuntamenti che ha celebrato la cucina del Bel Paese, che è candidata ad essere riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell'UNESCO.
Il ricevimento, che ha riunito numerosi ospiti provenienti da tutto il mondo per celebrare i premiati, ha visto la partecipazione dei maestri pizzaioli Michele Pascarella, Davide Civitiello, Alberto Buonocore e Simone Fortunato, i brand Berberè e Pizza Pilgrims, coordinati dagli chef Danilo Cortellini and Jiri Dvorak.
“Cos’è la pizza se non un perfetto connubio tra salute, cultura e innovazione? Ingredienti di prima scelta che fanno bene al corpo, alla mente e al cuore; un comfort food che l’emigrazione italiana e l’emulazione, quella sana, ha nei secoli diffuso in ogni angolo del mondo; un’innovazione continua nelle tecniche e nei condimenti tali da assicurare un prodotto in grado di accontentare ogni palato – ha spiegato Inigo Lambertini, Ambasciatore d'Italia nel Regno Unito -. Non è quindi un caso che la pizza abbia avuto anche quest’anno un ruolo centrale negli eventi organizzati da quest’Ambasciata per la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. Come non è casuale la rinnovata collaborazione con 50 Top Pizza, il cui ruolo nella promozione del più globale dei cibi italiani è impareggiabile”.
Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, curatori di 50 Top Pizza, hanno quindi spiegato il “grande onore” di aver chiuso la SCIM 2025 in UK. Per questo, hanno ringraziato particolarmente l’Ambasciatore Lambertini che, per il secondo anno, “ci ospita e fa sentire a casa”. Inoltre, i 3 curatori hanno anche ringraziato Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura all'estero che “ci supportano e che sono una struttura fondamentale per la valorizzazione del Made in Italy”.
“Ogni anno – hanno concluso - ci troviamo in varie nazioni, in ogni continente, e abbiamo occasione di constatare quanto sia importante, per la promozione e la valorizzazione del Made in Italy, il lavoro delle istituzioni italiane all’estero”. (aise)