Delegazione bosniaca in Friuli Venezia Giulia

TRIESTE\ aise\ - "Il Friuli Venezia Giulia da terra di confine è diventata centro del cuore dell'Europa e può rafforzare una serie di relazioni internazionali con la Repubblica Serba di Bosnia Erzegovina e con le altre realtà dei Balcani per mettere in campo un dialogo istituzionale capace di portare ricadute positive in termini economici ma anche culturali, un esempio fra tutti è Go! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura, opportunità straordinaria da cogliere per tutto il nostro territorio". Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, che ieri nell'auditorium del municipio di Coseano - assieme all'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli e al sindaco David Asquini - ha accolto la delegazione di autorità della Bosnia ed Erzegovina, giunta in visita ufficiale.
A guidare la delegazione il primo ministro Radovan Viškovic.
Presenti all'incontro anche i sindaci della Comunità collinare, i sindaci di Codroipo e Sedegliano e il presidente di PMP industries Luigino Pozzo accanto ad altre autorità.
Anzil, nel suo intervento, ha espresso un ringraziamento per l'iniziativa e testimoniato "l'orgoglio di tutta la regione per aver ospitato la delegazione" sottolineando il ruolo del Friuli nell'accompagnare e sostenere le imprese sui mercati internazionali.
L'assessore Zilli, dal canto suo, ha sottolineato le capacità del tessuto imprenditoriale regionale "che ha saputo guardare all'Est Europa mostrando una spiccata vocazione all'internazionalità. I Balcani rappresentano ancora oggi un'area di grande interesse per lo sviluppo delle nostre realtà economiche; la Regione considera strategico il supporta attivo alle imprese che viene attuato attraverso Finest, da 30 anni specialista per l'internazionalizzazione delle imprese del Nordest italiano. Oggi, - ha aggiunto Zilli - le nostre imprese mantenendo le attività principali in loco e trasferendo solo in parte la loro produzione in Paesi esteri garantiscono stabilità sul nostro territorio e non rinunciano ad investire in Friuli Venezia Giulia".
Nel corso dell'incontro si è dato conto dell'accordo siglato da Pmp Industries con le autorità della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina per la realizzazione di una fonderia nel Comune di Laktasi con un investimento di 37 mln di euro. Un'operazione, secondo Pozzo, che mette al riparo gli stabilimenti europei dalle mutevoli condizioni geopolitiche, di fluttuazione monetaria e di costi e tempi della logistica. (aise)