Pechino: il messaggio ai connazionali del nuovo ambasciatore Ambrosetti

PECHINO\ aise\ - “Ritornando come ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, dove ho servito come giovane funzionario diplomatico all’inizio della carriera, sono consapevole che i rapporti fra Italia e Cina possono contare su radici profonde e un’antica amicizia: un grande patrimonio di dialogo e cooperazione – fra i nostri Paesi, i nostri popoli e le nostre civiltà millenarie – che continueremo a sviluppare”. Si apre così il messaggio ai connazionali del nuovo ambasciatore Massimo Ambrosetti, che si è insediato pochi giorni fa a Pechino.
Anche le celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, che si terranno nel 2024, osserva Ambrosetti, “saranno un’occasione importante per sottolineare che le nostre relazioni bilaterali si sono fondate per secoli su un modello di contatti pacifici e di mutui benefici”.
Quanto all’oggi, “l’Italia condivide con la Cina un partenariato strategico globale. Le relazioni tra i nostri due Paesi non si limitano al solo ambito strettamente bilaterale”, evidenzia l’ambasciatore, “ma coinvolgono anche la trattazione di tematiche globali e la collaborazione in ambito multilaterale. In una fase di sfide strategiche sul piano internazionale, tali relazioni si collocano entro un ordine internazionale fondato sulle regole, sulla promozione della pace, della prosperità e della stabilità a livello globale, anche nell’ambito dei principali consessi internazionali, a partire dalle Nazioni Unite e dal G20, oltre che nel quadro del partenariato tra l’Unione Europea e la Cina”.
Nel suo messaggio Ambrosetti raccoglie “con senso di responsabilità le opportunità e le sfide” della sua missione in Cina, “nel cui quadro”, prosegue, “il sostegno al nostro Sistema Paese è una priorità. Lavorerò a tal fine con tutte le rappresentanze istituzionali italiane in Cina per approfondire il rapporto bilaterale e per rafforzare l’interscambio economico-commerciale. Nel 2022 abbiamo assistito a tassi di crescita record delle esportazioni italiane, ma molto vi è ancora da fare affinché venga raggiunto un maggiore equilibrio nella bilancia commerciale bilaterale”.
Rivolgendo infine “un saluto molto cordiale alla comunità di connazionali residente in Cina, che ha saputo dimostrare una eccezionale capacità di resilienza durante il periodo pandemico”, l’ambasciatore assicura che “Ambasciata e Consolati Generali continueranno ad operare per fornire servizi adeguati in un Paese dalle dimensioni continentali”.
“Inizio la mia missione con entusiasmo a pochi giorni dalle celebrazioni per la Festa della Repubblica e dall’inaugurazione di mostre dall’alto valore artistico e culturale a Pechino e a Shanghai. Sono appuntamenti”, conclude Ambrosetti, “che spero possano costituire un fattore di ulteriore stimolo e, allo stesso tempo, una volontà di riprendere gli scambi interpersonali tra i due popoli”. (aise)