USEF Sicilia: le nuove strade per sensibilizzare i Sindaci siciliani sulla nuova emigrazione

PALERMO\ aise\ - L’USEF nei suoi programmi di attività relative all’anno 2024, ha individuato un nuovo importante filone da seguire al fine di attirare l’attenzione su una politica e sulla necessità di una via di contatto stabile e sicura verso le numerose comunità di siciliani nel mondo. Questo nuovo filone è stato presentato dall'USEF nei giorni scorsi a Palermo durante il primo dei 3 incontri che si rivolgono ai sindaci regionali, primi interlocutori degli emigrati.
Sono tanti, infatti, i motivi che spingono gli emigrati a rivolgere il pensiero e l’attenzione verso il paese d’origine: la nostalgia, un legame materiale spesso costituito dalla proprietà di un qualche immobile, il piacere di rafforzare un legame mai interrotto e non affievolito dal tempo. Anche le nuove generazioni, nell’anno del turismo delle radici, evidenziano una rinnovata attenzione ed un rinnovato amore verso la terra dei padri.
A questi ed altri valori, l’USEF lega la propria analisi che porta alla conclusione di rivolgere l’attenzione direttamente all’Ente Locale, iniziativa che oltre a godere del patrocinio non oneroso dell’Assessorato della Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro, gode anche del patrocinio dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani sezione Siciliana (ANCI Sicilia).
Introdotto dal segretario generale dell’USEF Salvatore Augello, il primo dei 3 incontri è proseguito con la relazione dell’On. Pino Apprendi, responsabile Enti Locali dell’USEF, che ha illustrato i motivi per cui l’associazione ha inteso percorrere nuove strade per meglio affrontare e dare soluzioni nuove alle complesse tematiche dell’emigrazione. Un fenomeno che oggi non coinvolge braccianti, artigiani e minatori come nei flussi precedenti, ma intellettuali e professionisti che non trovano una adeguata risposta lavorativa nella propria terra.
Ha fatto seguito l’intervento del Dr. Anello, assessore al turismo del comune di Palermo, che oltre a portare il saluto del sindaco La Galla, ha evidenziato l’impegno del comune per fare tesoro dell’anno del turismo delle radici, motivazione che lo sta portando a partecipare alle più importanti fiere sull’argomento.
È seguito l’intervento di Giuseppe Siviglia, sindaco di San Giuseppe Jato, che oltre a plaudire per l’iniziativa, ha sottolineato come gli emigrati abbiano rispetto ed attaccamento sia per la bandiera italiana che per le istituzioni. Un rispetto che supera quello dei residenti.
Un calo di attenzione nei confronti degli emigrati è stato evidenziato dal Vice presidente dell’Ordine dei giornalisti siciliani, Salvo Li Castri, attenzione assorbita dal grande flusso di immigrati che coinvolge la Sicilia.
Li Castri ha accennato all’impegno dell’ordine per la legalità che si estrinseca anche attraverso una importante mostra dal tema “Giornalisti testimoni di verità” che richiama l’attenzione sui giornalisti uccisi dalla mafia. Mostra che è stata esposta al Parlamento Europeo e che l’USEF prevede di portare negli Stati Uniti e, in Europa, a Monaco di Baviera.
Il sindaco di Marineo, Franco Ribaudo, nel suo intervento, ha esortato a trovare nuovi argomenti per meglio capire quali sono oggi le esigenze di una emigrazione che non è più quella di una volta. Un approccio nuovo e diverso per problematiche nuove.
L’On. Cracolici presidente della commissione regionale antimafia, si è soffermato sulla necessità di una politica vera in direzione dei siciliani all’estero, di mettere in campo un progetto ed una proposta politica nuova. La nuova proposta dove coinvolgere i consolati e deve essere in grado di andare al di là del campanile parlando di diritti e di un nuovo progetto politico.
Dopo un breve ed intenso intervento di Valentina Bongiovanni, responsabile comunicazione dell’USEF, a concludere i lavori è stato Salvatore Bonura dell'USEF, il quale ha insistito sulla grande risorsa rappresentata dall’emigrazione. Questo è un tema che l’USEF ha lanciato fin dal 1992 in un convegno a Stoccarda. Oggi, secondo lui, l’emigrazione deve rappresentare anche motivo d’orgoglio per quello che rappresenta all’estero, ma anche per come oggi è composta, che denota un grande cambiamento che non può essere ignorato. Da qui l’esigenza di una politica che sappia raccogliere e risolvere queste nuove esigenze delle comunità all’estero, ma anche di quelli che si preparano ad emigrare cercando altrove quelle risposte e quelle opportunità negate nella propria terra. Sempre secondo Bonura, occorre tenere presente anche una emigrazione di ritorno che coinvolge principalmente le città di Palermo, Catania ed Agrigento e che bisognerebbe aiutare a reintegrarsi nella società d’origine.
Anche di questi argomenti si occuperanno i prossimi appuntamenti dell’USEF in diverse località della Sicilia. L’obiettivo finale resta quello di avere un confronto su questi temi, con lo scopo di raccogliere indicazioni e spunti nuovi per tracciare la nuova rotta da seguire. (aise)