Magicbiomat: il progetto per la biodegradabilità programmata
PADOVA\ aise\ - Sostenuto dall'Unione Europea tramite il programma Horizon Europe, il 31 gennaio scorso ha preso ufficialmente il via Magicbiomat, il progetto che si propone di sviluppare materiali innovativi, biodegradabili ed ecologici per combattere l'inquinamento da plastica.
Il progetto è coordinato dalla Technological University of the Shannon Midlands Midwest (Irlanda), con la partecipazione di sette partner europei: Università di Padova (Italia), Organik Kimya Sanayi ve Ticaret AS (Turchia), DIGIOTOUCH OU (Estonia), Centre Technique Industriel de la Plasturgie et des Composites (Francia), Isotech Ltd (Cipro) e The University of Sheffield (Regno Unito).
La ricerca si concentra sulla creazione di materiali a base biologica con una biodegradabilità programmata, garantendo che possano decomporsi efficacemente in diverse condizioni ambientali (come suolo, acqua dolce ed ecosistemi marini). Questo è cruciale poiché le plastiche attuali spesso non riescono a decomporsi completamente in condizioni reali, rilasciando microplastiche nell'ambiente.
"Il nostro obiettivo è creare materiali bio-based con biodegradabilità programmata, offrendo alternative sostenibili alle plastiche convenzionali. Questo progetto ha il potenziale per ridurre l'inquinamento, promuovere la circolarità e contribuire agli sforzi globali per un futuro più verde e sostenibile" ha spiegato Yuanyuan Chen, coordinatrice del progetto presso la Technological University of the Shannon.
Magicbiomat si focalizzerà su due applicazioni chiave: film per pacciamatura e imballaggi in carta rivestiti con film plastici, entrambi noti per essere fonti di inquinamento del suolo. Il progetto prevede anche lo sviluppo di strumenti avanzati, come software basati sull'intelligenza artificiale, per supportare questa innovazione.
Alessandra Lorenzetti del Dipartimento di Ingegneria industriale (DII) e Lorenzo Favaro del Dipartimento di Agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente (DAFNAE) dell'Università di Padova, confermano come "grazie all'approccio multidisciplinare, che combina l'ingegneria dei polimeri alle biotecnologie microbiche si potranno sviluppare materiali intelligenti in grado di biodegradarsi in diverse condizioni ambientali, evitando l'accumulo di microplastiche nell'ambiente".
Stefania Rocca, Project officer dell'Unione europea, ha sottolineato l'importanza del progetto Magicbiomat che rappresenta un passo importante per affrontare l'inquinamento da plastica attraverso l'innovazione sostenibile. "Grazie allo sviluppo di materiali bio-based con biodegradabilità programmata, il progetto sostiene gli obiettivi del Green Deal europeo, promuove l'economia circolare e contribuisce a ridurre l'impatto ambientale, avanzando sia nella ricerca scientifica che nel progresso industriale" ha affermato.
Oltre alla biodegradabilità, il progetto si impegna a migliorare la circolarità delle plastiche, prolungandone il ciclo di vita ed esplorando il riciclo meccanico e il riutilizzo.
Con la consapevolezza che la sola tecnologia non è sufficiente per risolvere il problema dei rifiuti, il progetto Magicbiomat si occuperà anche degli aspetti comportamentali, creando etichette interattive e strategie specifiche per incoraggiare consumatrici e consumatori a smaltire i rifiuti in modo responsabile.
Affrontando, quindi, sia l'inquinamento ambientale che la gestione inadeguata dei rifiuti, Magicbiomat punta a creare un impatto duraturo nel percorso verso una bioeconomia circolare e sostenibile. (aise)