Nuove strategie per sostanze chimiche e nanomateriali sicuri e sostenibili

BOLOGNA\ aise\ - Come possiamo garantire un utilizzo sicuro e sostenibile delle sostanze chimiche e dei nanomateriali tanto nelle attività di ricerca che nel campo della produzione industriale? È la domanda da cui parte CheMatSustain, nuovo progetto Horizon Europe a cui partecipa anche l’Università di Bologna con il Dipartimento di Scienze aziendali e il Dipartimento di Ingegneria chimica, civile, ambientale, dei materiali.
Il progetto si inserisce nella Chemicals Strategy for Sustainability, la strategia dell'Unione Europea in materia di sostanze chimiche per un ambiente toxic-free. La sfida è infatti arrivare a produrre e utilizzare le sostanze chimiche necessarie per soddisfare i bisogni della società salvaguardando la salute delle persone e degli ecosistemi.
Coordinato dall'Università di Scienze Applicate di Amburgo (HAW Hamburg), il progetto coinvolge dieci partner scientifici provenienti da sette paesi della UE, oltre a un partner associato del Regno Unito. L'Università di Bologna partecipa con un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze aziendali composto da Angelo Paletta, Eleonora Foschi, Mario Miozza e Genc Alimehmeti, insieme a Alessandra Bonoli e Alessandra Fiorucci del Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali.
I partner del progetto si concentreranno sugli effetti quantistici dei nanomateriali, sullo sviluppo di nuovi modelli in silico per la previsione dei rischi legati alla tossicità, nonché su nuove metodologie per la valutazione del rischio e degli impatti sociali, ambientali ed economici.
In questo contesto, il gruppo di ricerca dell’Alma Mater lavorerà ad una facility per il trasferimento di conoscenza e lo sviluppo industriale, e su una serie di casi studio per testare nuovi sistemi di controllo manageriale e validare metodologie innovative di misurazione di rischi e impatti. (aise)