Ok al Bilancio 2026 del Cnr: utile di 3,5 milioni con nuovi traguardi scientifici

ROMA\ aise\ - Il Consiglio di Amministrazione del Cnr ha approvato il Bilancio di previsione 2026. A differenza dell’anno precedente, il Bilancio di esercizio presenta un utile stimato di 3,5 milioni di euro, segno di sostenibilità e rigore gestionale. L’approvazione giunge, inoltre, a conclusione di un anno ricco di traguardi scientifici che dimostrano la vitalità e la forte capacità attrattiva del principale Ente pubblico di ricerca.
Ad approvare il bilancio, il Consiglio di Amministrazione del Cnr, riunitosi lo scorso 17 dicembre. Il Bilancio unico di previsione è il documento attraverso il quale l’Ente prevede e autorizza i ricavi e i costi dell’esercizio: il valore complessivo è di euro 885.723.580, di cui 671.937.098 quale contributo dello stato (FOE) e il resto da ricavi e da contributi di altri soggetti nazionali ed europei, nonché di natura competitiva (questa voce di entrata, derivante sostanzialmente da ricavi commerciali e da progetti di ricerca che il Cnr riesce a farsi finanziare mediante l’aggiudicazione di bandi, è destinata ad aumentare significativamente, unitamente ai relativi costi di realizzazione, e troverà maggiore evidenza in sede di presentazione del rendiconto per il 2026).
“Il bilancio di esercizio prevede, a differenza dello scorso anno, un utile di amministrazione pari a 3,5 milioni di euro: ciò conferma l’efficacia delle azioni intraprese dalla nuova governance e rappresenta un importante indicatore della piena sostenibilità dei costi rispetto alle entrate del maggiore Ente di ricerca italiano. Questo primo risultato è il frutto di una nuova gestione rigorosa, trasparente e orientata al miglioramento continuo. Di questo voglio ringraziare l'intensa e fattiva attività del Direttore Generale, dott. Jacopo Greco e di tutta l'amministrazione a partire dai Direttori Centrali, la dott.ssa Annalisa Gabrielli e il dott. Pierluigi Raimondi”, ha commentato il Presidente del Cnr, Andrea Lenzi. “Inoltre, l’approvazione del Bilancio unico di previsione giunge a conclusione di un anno ricco di traguardi scientifici che dimostrano la vitalità e la forte capacità attrattiva della rete di ricerca del Cnr”.
Con riferimento ai bandi internazionali dell’European Research Council (ERC), infatti, il Cnr ha avuto 30 progetti finanziati in veste di Principal Investigator nell’arco temporale 2022/2024 - riunendo cioè Starting Grants, Consolidator Grants, Advanced Grants, Synergy Grants e Progetti Proof of concept - mentre per il biennio 2025/2026 sono 68 i progetti complessivamente sottomessi.
Nel computo dei riconoscimenti vanno incluse anche altre iniziative attraverso le quali si esprime il livello di eccellenza e leadership dell’Ente: nel 2025 il Cnr vanta quattro tra ricercatori e ricercatrici e tre associati di ricerca nella lista Highly Cited Researchers - Top1% scientists rilasciata da Clarivate, che individua i lavori scientifici rientranti nell’1% più citato a livello globale nel loro campo, di fatto indicando gli esperti ed esperte riconosciute come figure di riferimento per l’avanzamento della conoscenza scientifica nel proprio settore.
520 sono, invece, i ricercatori e le ricercatrici complessivamente inclusi nella classifica Stanford University-Elsevier - Top2% scientists 2024, secondo l’aggiornamento di agosto 2025 di questo importante indicatore, che fornisce informazioni relative sia all'intera carriera degli studiosi (impatto “career-long”), sia all'impatto della ricerca prodotta nell’ultimo anno con riferimento alle citazioni ricevute (impatto “single recent year”). Una ‘fotografia’ del 2% di studiosi e studiose che si distinguono per autorevolezza scientifica rispetto alla platea di Università e centri di ricerca di tutto il mondo.
“Sono risultati che dimostrano l’altissimo profilo scientifico raggiunto dalla rete di ricerca dell’Ente e il suo posizionamento a livello internazionale”, ha proseguito il Presidente Lenzi. “Il 2026 sarà per il Cnr un anno di consolidamento e rilancio della propria azione strategica. La pianificazione si fonda su una visione sistemica che programma di coniugare produzione di conoscenza innovativa, qualità dell’azione amministrativa, trasparenza e semplificazione dei processi ed efficienza della gestione, senza mai dimenticare una forte attenzione alla valorizzazione del personale che per qualità ed anzianità merita di essere incluso nei ruoli”. (aise)