“Classiche Forme”: presentato a Roma il Festival Internazionale di Musica da Camera di Beatrice Rana

ROMA\ aise\ - Con un intenso momento musicale, quasi una piccola anteprima, la pianista Beatrice Rana ha presentato ieri a Roma l’ottava edizione del festival da lei fondato a soli 23 anni, “Classiche Forme. Festival Internazionale di Musica da Camera”, voce musicale del Salento tra bellezze naturali e grande arte, la cui ottava edizione si terrà dal 14 al 21 luglio tra Lecce, Casamassella, Supersano e Corigliano d’Otranto con undici appuntamenti e una grande anteprima.
Moderata da Anton Giulio Onofri, la presentazione si è tenuta nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Accanto alla direttrice artistica sono intervenuti Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura, il compositore Premio Oscar Nicola Piovani, il direttore del Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia Aldo Patruno, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il presidente di Fondazione Sylva Luigi De Vecchi e il direttore di Rai Radio 3 Andrea Montanari.
“Classiche Forme sintetizza la vita artistica di Beatrice Rana: l’unica pianista italiana in programmazione nelle più importanti sale concertistiche al mondo, ospite di orchestre prestigiosissime, con collaborazioni con artisti immensi”, ha dichiarato aprendo l’incontro il sottosegretario Mazzi. “Con Classiche Forme restituisce al suo Salento questa magnificenza. La sua terra per una settimana diventa il centro nevralgico dell’esperienza internazionale di Beatrice, ospitando musicisti, solisti che normalmente si trovano nelle sale e nei teatri più blasonati e che vivono l’esperienza di residenza artistica in luoghi preziosi”.
“Qualche anno fa, ospite di una trasmissione televisiva, mi chiesero quale fosse un mio sogno artistico. Io risposi con grande sincerità che mi sarebbe piaciuto scrivere un pezzo per Beatrice Rana”, ha ricordato Nicola Piovani. “La cosa curiosa è che dopo un po’ lei mi chiamò e io non ci credevo davvero. Dopo un bel confronto siamo riusciti a ritrovarci e a collaborare per la prossima edizione del suo festival, portatore di temi importanti come quello legato alla natura. Mi sono messo al lavoro per cercare un’idea a cui agganciarmi e mi sono ricordato di quando ero piccolo e mi portavano nelle campagne, nel viterbese: un giorno un contadino mi disse: “questo è un olivo e l’olivo non se lo gode chi lo pianta, perché ha i suoi tempi e se io lo pianto oggi se lo godranno i miei figli o miei nipoti”. Questa frase mi è sempre rimasta nel cuore ed è così che è nata l’idea di scrivere La Romanza dell’Ulivo, per questa terra e la sua storia degli ultimi anni“.
Per Aldo Patruno la presentazione di ieri, “in questo luogo così importante”, ha sancito “ulteriormente il rilievo di questo straordinario progetto culturale. Occuparsi di cultura e di turismo in una regione come la nostra e avere Beatrice Rana, con il suo cenacolo, che dona e restituisce il suo talento alla sua terra è un regalo straordinario”.
“Lecce ha il privilegio di aver dato i natali a Beatrice Rana, che si è incaricata, nonostante la sua giovane età e il suo profilo di concertista che si esibisce in tutto il mondo, di impegnarsi in questa forma di mecenatismo quale è decidere di organizzare un festival internazionale nel cuore dell'estate, distraendosi dai suoi impegni professionali e artistici”, ha dichiarato il sindaco Salvemini. “È, il suo, un grande investimento sul territorio e su un'idea di welfare culturale che condivido. L'obiettivo di Beatrice e dell'associazione Opera Prima è quello di far conoscere, attraverso la musica da camera, di più e meglio sia i talenti che già ci sono sia il territorio al quale lei è fortemente legata e che desidera ancora di più valorizzare. La città di Lecce punta molto, insieme alla Regione Puglia, da qualche anno, sul turismo culturale che è quello meno legato alla stagionalità e più attento ai contenuti, quello che più si misura con una città di 100mila abitanti e che consente di subire meno l'impatto del cosiddetto overturism. All'interno della nostra offerta per questo tipo di turismo, Classiche Forme è una delle proposte di cui sono più orgoglioso e grato”.
Per il presidente di Fondazione Sylva de Vecchi, “la collaborazione con il Festival internazionale Classiche Forme è motivo di grande gioia e soddisfazione. La musica riesce a veicolare verità, impegno civile e storie collettive, facendo percepire il mondo con maggiore intensità. In questo caso, lo straordinario talento di Beatrice Rana e la musica del maestro Nicola Piovani, con la sua inedita Romanza dell’Ulivo, diventano veicolo di un’urgenza non più rinviabile: agire in difesa dell’ambiente e del pianeta. Siamo loro molto grati per essere al nostro fianco in questo percorso che mira a rigenerare i territori e a diffondere il senso di un nuovo rapporto con la natura. La condivisione è la chiave. Solo unendo le forze potremo fare quel radicale cambiamento di mentalità e di prospettiva che il nostro tempo ci chiede”.
Ha chiuso gli interventi Andrea Montanari di Radio Rai 3. “Abbiamo l’obiettivo di diffondere la musica e la cultura come missione editoriale”, ha detto, “ed è per questo che siamo particolarmente orgogliosi e onorati di questo rapporto con Beatrice e con Classiche Forme, da tanto tempo, siamo forse stati i primi a credere in questo progetto e seguirlo fin dalla prima edizione. Oggi è una realtà cresciuta e apprezzata e ovviamente anche quest’anno trasmetteremo in differita il meglio di quello che viene prodotto e… sarà difficile scegliere dato lo straordinario programma presentato oggi“.
La conferenza si è aperta con i primi due movimenti del Trio per pianoforte n. 4 “Dumky” in mi minore, Op. 90 (B.166) di A. Dvoràk interpretati da Beatrice Rana al pianoforte, Andrea Obiso al violino e Ludovica Rana al violoncello.
Il programma completo del festival troverà un ulteriore approfondimento nel prossimo speciale “La Cultura del Martedì” dell’agenzia Aise. (aise)