Risorse ai consolati dalle pratiche-passaporti: la Commissione Esteri della Camera riprende l’esame

ROMA\ aise\ - Dopo più di sei mesi la Commissione Affari Esteri della Camera ha ripreso l’esame della proposta di legge a prima firma Ricciardi (Pd) “Destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero”. Il testo, infatti, era sbarcato in Commissione il 26 luglio scorso. Ieri, la ripresa dell’esame anche alla luce dell’audizione con cui il sottosegretario Silli, il 25 gennaio, ha confermato il placet del Governo alla misura che, ha sintetizzato Ricciardi nel corso dell’audizione, ricalca quanto già in essere con le pratiche di cittadinanza.
Alla presenza del sottosegretario, ieri Porta (Pd) ha ribadito “l'importanza del provvedimento, relativo alla destinazione agli uffici diplomatici e consolari di una quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero: l'obiettivo è quello di rafforzare la rete consolare, tenendo conto del significativo incremento del numero di connazionali all'estero e della necessità erogare servizi in maniera puntuale ed efficiente”.
Ricordato che “nell’audizione del sottosegretario Silli è emerso un parere sostanzialmente favorevole da parte dell'Esecutivo”, il parlamentare eletto in Sud America ha auspicato che “la Commissione possa procedere celermente nell'esame della proposta di legge”.
Anche in questa occasione Federica Onori (Azione) ha chiesto a Silli “se sia in grado di fornire le informazioni, più volte richieste, circa la quota di personale interinale assunto nelle diverse sedi consolari, le mansioni da esso svolte e la proporzione con il personale a contratto ed il personale di ruolo”.
Il sottosegretario ha precisato che “benché il dato complessivo debba essere ancora elaborato è possibile anticipare i dati concernenti alcune singole sedi consolari”.
Onori ha quindi ribadito “l'esigenza di ricostruire un quadro generale della situazione”, auspicando che “il Ministero sia in grado di fornire almeno i dati relativi ad un campione rappresentativo di sedi consolari”. La deputata eletta in Europa ha infine espresso “rammarico per la mancata audizione, nel corso del ciclo istruttorio, di alcuni consoli generali, che avrebbero potuto offrire importanti spunti di riflessione sul piano operativo”.
Su quest’ultimo punto, Silli ha precisato che “la decisione sui soggetti da audire è rimessa alla discrezionalità della Commissione”.
Il presidente della Commissione Tremonti ha quindi dichiarato concluso l'esame preliminare del provvedimento e fissato a giovedì 22 febbraio il termine per la presentazione di emendamenti. (aise)