BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO: GENTE D'ITALIA TORNA A GENNAIO – di Mimmo Porpiglia

MONTEVIDEO\ aise\ - "Cari amici, Natale è alle porte e con la più celebre delle ricorrenze cristiane, arriva anche il momento di godersi il meritato riposo delle feste di fine anno. Gente d'Italia va in vacanza, come ogni anno in dicembre, piena estate in Uruguay, e vi dà appuntamento al 2018", scrive il direttore Mimmo Porpiglia nell’editoriale che apre l’ultimo numero dell’anno del quotidiano di Montevideo.
"Giusto pochi giorni però. Il tempo di una pausa. Lo spazio del classico cenone. Poi ci rivedremo, puntuali come sempre. Il primo gennaio. Più agguerriti e carichi che mai", assicura Porpiglia. "E con tante novità in serbo per voi.
A partire dal sito che si presenterà rinnovato, sia per la grafica che per i contenuti, con uno spazio dedicato anche a un videogiornale. Ma non aggiungiamo altro per non rovinarvi la... sorpresa.
E ora una riflessione. Quello che ci accingiamo a salutare è stato un anno denso di soddisfazioni per "Gente d'Italia", così come ci auguriamo lo sia stato per tutti quanti voi. Non solo da un punto di vista professionale.
Il nostro (e vostro) giornale, è diventato "maggiorenne". Ha compiuto 18 anni, 14 dei quali spesi unicamente per informare la comunità degli italiani dell'America Latina.
Qualcuno, a proposito di "Gente", ha parlato di "miracolo targato Italia", perché nonostante i tagli e le politiche di spending review, la crisi della carta stampata e la giungla del web, il nostro foglio ha resistito ai marosi della congiuntura. In poche parole, cari amici, noi siamo ancora qua. Ben saldi al timone e con i piedi piantati sulla tolda.
Noi ci siamo, insomma. Alla nostra maniera. Pronti a informare, oggi come 18 anni fa, quei nostri connazionali che hanno scelto di vivere lontani dalla madrepatria, ma anche i figli e i nipoti di quanti sono emigrati decenni e decenni fa e che mai vorrebbero spezzare quell'esile legame generazionale che ancora li tiene avvinti all'idea stessa di "Patria", magari vissuta attraverso i ricordi ormai sbiaditi di nonni e genitori.
Una festa speciale, la nostra. Un traguardo sensazionale quello tagliato nel corso del 2017, culminato con l'incontro avvenuto nella "Casa degli Italiani" di Montevideo, là dove sorge la fucina del giornale, là dove è più folta la presenza in Sud America di nostri connazionali, con il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
È accaduto a maggio. Ed in tanti di voi ricorderanno quel momento emozionante, per averlo "appreso" e letto sui numeri speciali che allora dedicammo all'evento. Il Capo dello Stato decise infatti di premiare il nostro giornale con la consegna di una targa a riconoscimento dell'azione svolta da "Gente" a favore dell'informazione e dell'italianità. Un esempio di "buona editoria" e di sana stampa che, scusate se è poco, ci è stato riconosciuto dalla prima Carica dello Stato.
"Sono lietissimo di consegnare questo simbolo - disse Mattarella - per ringraziare del grande contributo che Gente d'Italia fornisce al rapporto affettivo, culturale di conoscenza economica di collegamento con l’Italia. É un lavoro, un’opera di grande importanza per due ragioni, primo perché la stampa è un elemento fondamentale della libertà, della democrazia e chi collabora a un giornale conferisce e reca a tutta la collettività un grande contributo che rassicura, che garantisce la circolazione delle idee, garantisce la conoscenza degli avvenimenti, consente che si svolga un giudizio e quindi garantisce il sostegno la libertà e la democrazia, e in secondo luogo perché questo lavoro viene svolto per tenere il collegamento intensamente alto con l’Italia. Di questo ringrazio molto il direttore Mimmo Porpiglia e tutto il corpo redazionale che vi lavora. Grazie molto per quello che fate. Auguri".
E questo, consentitecelo, ci riempie di orgoglio ma, al tempo stesso, ci spinge a guardare al futuro con ancora più grinta e voglia di fare. Sì, cari amici, questo 2017 ha significato tantissimo per il nostro giornale. Ma al tempo stesso funge da trampolino di lancio per le sfide che ancora ci attendono in futuro.
A partire dal 2018. Gente d'Italia è diventata grande, ma è con la maggiore età che le sfide si fanno ancora più affascinanti e impegnative!
Noi ci siamo e con voi al nostro fianco, la battaglia per la buona informazione non si fermerà mai. Perché insieme possiamo fare ancora tanto per la salvaguardia dell'italianità nel mondo.
Tanti auguri, cari e affezionati lettori!
Dal profondo del cuore.
Buon Natale, buone feste e felice anno nuovo al nostro amato presidente
Mattarella e a tutto il suo staff del Quirinale, ai colleghi e ai collaboratori che contribuiscono ogni giorno a fare uscire questo giornale ed alle maestranze di Repubblica che lo imprimono.
Insomma tanti auguri a tutti e anche a chi non ci vuol bene... "Molti nemici molto onore". Chiariamo, non significa che c'è onore nell'essere odiato da molti, significa invece che l'onore risiede nell'affrontare da solo una pluralità, un nemico considerato imbattibile, un destino impossibile.
Si narra che Giulio Cesare, in procinto di affrontare con i suoi 10.000 legionari i 100.000 galli di Vercingetorix (alle spalle) ed i 15.000 Galli della Urbe (di fronte), ebbe modo di dire al suo luogotenente: "la nostra gente misura l'onore di un combattente dalla quantità di avversari che ha il coraggio di affrontare", poi, girandosi verso la sterminata orda umana che li stava raggiungendo, aggiunse: "se è vero in questo giorno ci sarà onore per noi tutti". I romani - per la cronaca – stravinsero (De Bello Gallico)…
Ci si rivede a gennaio, se Dio vuole! Buon Natale e Buon Anno. Mimmo Porpiglia". (aise)