MISSIONE DELLA CIM A TUNISI: SEMPRE PIÙ ITALIANI IN TUNISIA, PENSIONATI, MA ANCHE IMPRENDITORI

ROMA\ aise\ - “Sono oltre cinquemila gli italiani residenti in Tunisia, per lo più pensionati che beneficiano del minor costo della vita rispetto all'Italia e del sostanzioso aumento del netto previdenziale. Ma non mancano sempre più imprenditori italiani, attratti dalle possibilità crescenti di business soprattutto nell'edilizia e nell'agroalimentare”. È questo il quadro della presenza dei connazionali nel Paese nordafricano che traccia la Cim, la Confederazione degli italiani nel mondo, sodalizio presieduto da Angelo Sollazzo.
Nei prossimi giorni una delegazione della Confederazione composta soprattutto di imprenditori, guidata dallo stesso Sollazzo in compagnia dell'imprenditore Domenico Mamone, presidente dell'Unsic, sarà a Tunisi per incontrare Beji Caid Essebsi, presidente della repubblica tunisina. Al centro dei colloqui – anticipa la Confederazione – “la crescente importanza del tessuto imprenditoriale italiano principalmente nel campo dell'edilizia. Se i recenti attentati terroristici hanno contribuito a ridurre le presenze francesi e italiane a livello turistico, si registra però una ripresa da altri Paesi nordeuropei, dalla Russia e dai Paesi asiatici. L'esigenza di adeguare la rete infrastrutturale e ricettiva è quindi evidente”.
La Cim conta su una dirigenza locale particolarmente numerosa e composta da grandi professionisti, tra cui Ugo Carissimi, Bruno De Angelis e Antonio Francioni.
"La Tunisia è uno dei paesi africani più progrediti a livello sociale e culturale”, commenta Sollazzo. “Lo Stato è islamico, con un forte peso della religione, ma ha caratteristiche molto vicine agli standard occidentali. Pur essendo una nazione molto estesa, per lo più desertica, offre una costa suggestiva, ricca di località turistiche. E proprio il turismo, che vale il 15 per cento del Pil nazionale, oltre all'agroalimentare, favorisce partnership tra imprenditoria italiana e locale”. (aise)