COLDIRETTI: SONO 23,8 MLN GLI ITALIANI IN VACANZA AD AGOSTO

ROMA\ aise\ - Sono 23,8 milioni gli italiani in viaggio per concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto dell’estate 2019, in aumento rispetto allo scorso anno dopo le flessioni fatte registrare a giugno e luglio. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè a conferma del fatto che il mese di agosto rimane il più gettonato dell’estate.
Ben l’86% degli italiani in viaggio resta in Italia, anche se quest’anno si è registrata una leggera ripresa tra le destinazioni dell’Africa proprio in Paesi come la Tunisia e l’Egitto in grande sofferenza negli anni scorsi.
Quest’estate - continua Coldiretti - ad andare in vacanza con il proprio animale sarà quasi un italiano su cinque (il 19%) grazie ad una accresciuta cultura dell’ospitalità “pet friendly” lungo tutta la Penisola, dalla quale si evidenzia che appena una minoranza del 13% rinuncia perché non è possibile accogliere nella struttura di permanenza cani e gatti ma anche uccelli conigli, tartarughe e pesci.
Per più di un italiano su cinque (il 21%) la durata è compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’è un fortunatissimo 3% che starà fuori addirittura oltre un mese. Se è il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 (70%), seguito dalla montagna, si assiste alla ricerca di alternative meno affollate con la campagna che è scelta dall’8% dei vacanzieri.
La spesa media destinata dagli italiani alle vacanze estive è di 779 euro per persona in aumento del 5% rispetto allo scorso anno. Un terzo degli italiani (33%) – precisa Coldiretti – resterà comunque al di sotto dei 500 euro di spesa, il 42% tra i 500 ed i 1000 euro, il 18 % tra i 1000 ed i 2000 euro mentre percentuali più ridotte supereranno questo limite. Circa 1/3 della spesa viene destinata all’alimentazione per consumare pasti in ristoranti, agriturismi o in strada ma anche per acquistare prodotti spesso da riportare a casa come souvenir.
Oltre la metà degli italiani in viaggio - conclude Coldiretti - ha scelto di alloggiare in case di proprietà, di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che nelle 23mila strutture fanno segnare un aumento del 3% rispetto allo scorso anno grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta, ma anche all’ottimo rapporto qualità/prezzo. (aise)