ALLA DANTE DI AMMAN LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELL PREMIO DI TRADUZIONE "ISSA NAOURI"

AMMAN\ aise\ - Domenica 10 febbraio si è svolta ad Amman, presso la sede del locale Comitato della Dante Alighieri, la cerimonia conclusiva del Premio di Traduzione "Issa Naouri", giunto alla VIII edizione.
Il concorso, istituito insieme alla famiglia dello scrittore e italianista Naouri e all’Ambasciata d’Italia, è nato per valorizzare l’impegno degli studenti che affrontano con passione e tenacia lo studio dell’italiano. Uno dei principali obiettivi del concorso è far conoscere opere letterarie italiane agli studenti del comitato e delle università locali con l’auspicio che i giovani traduttori vogliano seguire le orme del loro connazionale dedicatosi alla divulgazione della letteratura italiana nel mondo arabo.
In questa edizione, la commissione ha proposto la traduzione dall’italiano all’arabo di un brano tratto da "Resto qui" di Marco Balzano. La scelta del romanzo di Balzano non è stata casuale. "Resto qui" è risultato il libro più votato, tra i finalisti del Premio Strega 2018, dalle giurie dei lettori della Dante Alighieri, di cui ha fatto parte anche il comitato Dante di Amman.
Nel corso della manifestazione è intervenuto l’ambasciatore d’Italia in Giordania, Fabio Cassese, che si è compiaciuto per il buon intento dell’iniziativa. Ha sottolineato, poi, che la divulgazione di opere letterarie facilita la reciproca comprensione dei popoli più di tanti trattati diplomatici. La letteratura e l’arte più in generale sono veicolo di valori universali che tutti possono apprezzare e condividere.
Balzano stesso ha voluto salutare i vincitori e il pubblico presente intervenendo con un collegamento via Skype. Ha a sua volta ribadito il pensiero che la letteratura è veicolo di vicinanza e intendimento tra popoli. Infatti, i personaggi e le vicende del suo racconto, ambientato nel Sud Tirolo italiano, possono essere assimilati a tante persone o situazioni che oggi, in altre parti del mondo, subiscono le conseguenze di confini che si chiudono e separano invece che essere luoghi di transizione e incontro.
Nella seconda parte della serata, professori della facoltà di lingue straniere dell’università della Giordania hanno tenuto un interessante dibattito sullo stato della traduzione letteraria nel mondo arabo. Si è parlato delle difficoltà che ogni traduttore incontra nel trasferire termini peculiari, giochi di lingua e sfumature culturali dall’arabo ad altre lingue e viceversa.
In conclusione, i figli dello scrittore Issa Naouri hanno premiato i tre vincitori: Aya Zalloum, Moh’d Kareem Jaber e Cheruk Abu Khaled. (aise)