IL DL CULTURA È LEGGE/ BONISOLI: ORGOGLIOSO DEL RISULTATO

ROMA\ aise\ - “Il decreto Cultura è legge. Sono orgoglioso di questo risultato, perché questa legge, approvata oggi dal Parlamento, assicura eguali diritti e opportunità ai lavoratori dello spettacolo, restituisce dignità a danzatori, orchestrali, fonici, coristi e consente alle Fondazioni lirico-sinfoniche di assumere nuovo personale tramite concorso. Non accadeva da decenni”. È quanto afferma in una nota il ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli, commendando l’ok del Senato al decreto Cultura, che introduce “misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico-sinfoniche, di sostegno del settore cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i Beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA 2020”.
“Tra le novità della legge - aggiunge Bonisoli – l’introduzione, per la prima volta nell’ordinamento giuridico, del limite massimo di 36 mesi ai contratti a tempo determinato per i lavoratori dello spettacolo. Si tratta di una norma che pone un argine al precariato mettendo fine a decenni di abusi e discriminazioni. Il provvedimento, poi, disciplina le modalità che consentono alle Fondazioni liriche di assumere personale a tempo indeterminato tramite concorso”. Per Bonisoli la conversione in legge del decreto è “il primo tassello di una riforma organica delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Siamo già al lavoro. Il nostro obiettivo – conclude il Ministro – è rilanciare la Lirica italiana e avvicinare tanti giovani alla musica e al teatro”.
Il via libera questa mattina in Senato, dove la relatrice del provvedimento, Granato (M5S) ha illustrato le modifiche apportate dalla Camera: nella procedura selettiva per le assunzioni a tempo indeterminato di personale artistico e tecnico delle fondazioni lirico sinfoniche, la quota riservata ai precari storici è stata riportata al 50 per cento.
La proroga per l'adeguamento alla normativa antincendio delle scuole è stata differita al 31 dicembre 2021, per gli asili al 2019 ma è prevista l'emanazione di un decreto per la diminuzione dei rischi e la fissazione di scadenze. Il relatore di minoranza, Verducci (PD), ha invece osservato che il provvedimento ha un'impostazione emergenziale e la stabilizzazione del personale ha un sapore propagandistico in mancanza di risorse per un'adeguata programmazione. Nella discussione è intervenuto D'Arienzo (PD) che, riconosciuti aspetti positivi quali i patti con il territorio e il credito agevolato per le fondazioni lirico sinfoniche, ha invitato il Governo a rivedere alcuni parametri di finanziamento che penalizzano i teatri con maggiore pubblico.
In replica la relatrice ha ricordato che, dopo anni di mala gestione, commissariamento, tagli e licenziamenti, il Governo ha invertito la tendenza e ha avviato un percorso di stabilizzazione del personale.
Il dl è stato approvato con i voti di Lega e M5S. Astenuti Leu, Pd, FdI e Forza Italia. (aise)