LA SEZIONE DELLE FIAMME GIALLE DI BRUXELLES-UE RINNOVA LE PROPRIE CARICHE SOCIALI PER IL QUINQUENNIO 2019-2024

BRUXELLES\ aise\ – L’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (ANFI) ha al momento una sola sezione all’estero ed è quella di Bruxelles-Unione Europea. É stata costituita nel 2014 da appartenenti alla Guardia di Finanza in congedo, che si definiscono tutti "Patrioti italiani ed europei", la maggior parte dei quali prestano o hanno prestato servizio presso le Istituzioni europee.
Al termine del primo quinquennio sono state effettuate le votazioni per il rinnovo elle cariche sociali, che hanno confermato nella funzione, fino all’ottobre 2024, quale presidente di Sezione il generale Alessandro Butticé (nostro collaboratore da Bruxelles e delegato per il Belgio e gli organismi internazionali dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana), quale vicepresidente il generale Pierpaolo Rossi (consigliere giuridico principale del Servizio Giuridico della Commissione Europea) e quale consigliere e sindaco, rispettivamente, il colonnello Alberto Potenza e il generale Dario Proietti (entrambi alti funzionari dell’Ufficio Europeo per la Lotta alla Frode). Come sindaco supplente è stato pure confermato il tenente Massimo Moretto, noto avvocato italiano di Bruxelles, specializzato nel diritto dell’Unione Europea.
Unica new entry, rispetto ai precedenti organi sociali, che hanno riscosso il successo ottenuto nello scorso mandato, il tenente Guido Berardis (presidente di sezione emerito della Corte di Giustizia dell’Unione Europea), che è subentrato al generale Alessio Nardi, quale consigliere. Il generale Nardi, che è responsabile della Sicurezza del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, a causa dei delicati impegni professionali che non gli permetterebbero di dedicare il tempo necessario allo svolgimento della funzione, ha ritenuto di ritirare la propria candidatura.
La Sezione ANFI di Bruxelles-Unione Europea è molto apprezzata a livello nazionale e nell’ambito della comunità italiana a Bruxelles, dove partecipa con diverse iniziative a favore della collettività (è stata la sezione ANFI che ha raccolto più fondi a favore dei terremotati). Oltre ad informarsi al rispetto dello Statuto dell’ANFI, l’attività della sezione europea si basa sulla ricerca della più grande armonia e comunità di intenti tra i soci, tra i quali vi sono, quali soci benemeriti, anche l’ex presidente del Parlamento Europeao, Antonio Tajani, ed il celebre giornalista radio-televisivo, vaticanista ed esperto di sicurezza internazionale Franco Bucarelli.
La sezione delle Fiamme Gialle brussellesi ha creato ottime sinergie con le rappresentanze diplomatiche nazionali e le rappresentanze regionali italiane a Bruxelles, in modo particolare con la Sezione Benelux dell’Associazione Nazionale Carabinieri, e intende rafforzare la sua presenza sui social media, a difesa dei valori di "patriottismo italiano ed europeo" che vuole tutelare, in Italia e in Belgio.
Per il reclutamento di nuovi soci, la linea del rinnovato consiglio di sezione resterà immutata, cioè basata sulle regole statutarie e sulla particolare attenzione all'esigenza di mantenere l'attuale alto livello qualitativo degli stessi e del buon andamento delle relazioni interpersonali, caratteristiche che hanno sinora costituito uno dei maggiori successi della Sezione di Bruxelles-Unione Europea. Ogni attenzione sarà quindi posta da parte del Consiglio di Sezione, soprattutto per i soci simpatizzanti, ad evitare che possano essere ammessi soci che non godano del pieno rispetto dei cittadini a che possano costituire un rischio per l’immagine ed il prestigio dell'Associazione. "Come richiesto dalla Presidenza Nazionale, infatti, in modo particolare per gli aspiranti soci simpatizzanti, continuerà ad essere posta particolare attenzione nella concreta ed approfondita valutazione della personalità morale a civica dell'aspirante socio", ha ricordato il generale Butticé nel suo indirizzo di saluto all’assemblea dei soci che lo ha rieletto presidente della sezione.
"La storia della Guardia di Finanza, che ha ben 245 anni", ha aggiunto Butticé, "ha accompagnato la storia della creazione dell’Unità d’Italia. Un’Italia prima divisa in diversi Stati sovrani, spesso in guerra tra loro. Le frontiere dei quali erano appunto sorvegliate dai Finanzieri dei diversi corpi di Finanza nazionali, che a volte non parlavano neppure la stessa lingua, i cui stipendi venivano pagati con monete diverse, e che tutelavano bilanci e finanze nazionali assolutamente indipendenti tra loro. La storia della costruzione dell’Unità d’Italia ci fa vedere, almeno in parte, molte analogie con quelle della tutta ancora da compiere costruzione europea. E se l’Italia, con tutti i limiti che ancora pur conosciamo, è riuscita ad unire, nella lunga penisola italiana, popoli con lingue, tradizioni, economie e culture così diverse tra loro, non possiamo sperare di riuscire un giorno a farlo anche nella nostra amata, e oggi da alcuni anche avversata, Europa? Senza dimenticarci però", ha aggiunto il generale Butticé, "che, nella storia, tutte le altre unioni di stati - in forma confederale o federale che si voglia - sono state il frutto di conflitti e dell’imposizione di una bandiera e di una legge (quella del Regno di Sardegna, nel caso italiano) sugli altri. Al prezzo di molto sangue, versato anche da tanti molti avi dei finanzieri dei giorni nostri. La costruzione europea, al contrario, seppur con tantissimi limiti e complicati meccanismi che dovrebbero essere superati, è una costruzione sovranazionale fondata sulla pace, e basata sul consenso, sulla democrazia, sulla legalità e sulla tutela delle diversità nazionali e regionali. Ed è necessariamente più lenta e più complessa di quella che può essere il risultato di un’invasione o di una annessione di stati, manu militari, con l’imposizione di lingua, leggi e moneta, da parte di quello vincitore o dominante. Ed è ciò che", ha concluso, "come Fiamme Gialle e patrioti italiani e europei, non dobbiamo mai dimenticare". (aise)