AUDIZIONE TROMBETTA/SIRAGUSA (M5S): TUTELARE INTERESSI ITALIANI NEL REGNO UNITO NEL CORSO DEGLI ACCORDI

ROMA\ aise\ - Durante l’audizione in commissione Esteri alla Camera dell’Ambasciatore d’Italia a Londra, Raffaele Trombetta, svolto questo pomeriggio, è stato affrontato il tema della Brexit, soprattutto in relazione agli accordi che dovrebbero concludersi entro ottobre 2020 per regolare i rapporti tra il Regno Unito e gli altri Stati membri. A tal proposito Elisa Siragusa, deputata del Movimento 5 Stelle eletta all’estero, ha sottolineato in una nota “l’importanza che in questo processo deve avere la tutela degli interessi dei cittadini italiani attualmente residenti in UK e per i quali il governo si sta già attivando”.
“Oggi risultano iscritti al Settled status, la certificazione britannica che sostituisce la residenza permanente comunitaria, circa 291mila italiani, a fronte dei circa 700mila residenti in UK - ha specificato la deputata -. Nel mio intervento in commissione ho evidenziato la necessità di proseguire nella capillare azione di sensibilizzazione e informazione dei nostri connazionali, magari procedendo anche a una campagna via posta, per spingere chi non l’ha già fatto a iscriversi ed evitare una situazione di irregolarità a partire dal 30 giugno 2021”, aggiunge Siragusa.
“Durante l’audizione, l’ambasciatore Trombetta ha inoltre ricordato come proprio qualche giorno fa il primo ministro Johnson abbia riconosciuto il grande contributo che i cittadini italiani hanno apportato in termini economici, sociali, culturali alla crescita al Paese - spiega ancora l’eletta all’estero -. Parole importanti, che confermano quello che ho già espresso in passato: il Regno Unito ha detto no all’Europa, ma non agli italiani. Infine - conclude Siragusa -, è importante la rassicurazione dell’ambasciatore su quanto abbiamo fatto con il decreto Brexit per la rete consolare: con le risorse stanziate abbiano decisamente aiutato gli operatori degli uffici della Farnesina all’estero, con l’imminente apertura della sede di Manchester che dovrebbe agevolare il lavoro del consolato di Londra”. (aise)