GUERRA A COLOMBO? – di Fucsia Nissoli

NEW YORK\ aise\ - "Cari connazionali, questa settimana, voglio condividere con voi alcune importanti novità sul piano parlamentare. La prima riguarda l'inizio dell'iter della mia proposta di Legge sull'istituzione di una Commissione Bicamerale per le questioni degli italiani all'estero e la seconda novità, la mia Mozione sulla salvaguardia dell'eredità culturale di Cristoforo Colombo”. A scrivere è Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia eletta in Centro e Nord America, che aggiorna i connazionali dalle pagine di “Oggi 7”, il settimanale di “America oggi”, diretto a New York da Andrea Mantineo.
“Partiamo dal fatto che nei giorni scorsi la Camera ha approvato la legge "Elezioni anno 2020" fissando la data per le amministrative e per il referendum costituzionale il 20 e 21 settembre prossimo.
Quindi, anche noi residenti all'estero saremo chiamati a votare per il referendum sul taglio dei parlamentari con il vecchio e obsoleto metodo del voto per corrispondenza.
A casa di ciascuno di noi arriveranno dei plichi contenenti la scheda elettorale da votare e da reinviare al consolato, proprio come alle elezioni politiche.
Questo referendum riduce la rappresentanza parlamentare estera e quindi da 18 parlamentari presenti adesso in Parlamento, diventeremo 12, incredibile, gli iscritti AIRE aumentano e noi eletti all'estero diminuiamo! La nostra voce sarà sempre più fievole e per questa ragione ho presentato un Progetto di Legge per istituire una Commissione Bicamerale permanente, per le questioni che riguardano noi, italiani nel mondo. Brevemente, vi voglio spiegare di cosa si tratta.
La Commissione bicamerale per gli italiani nel mondo è uno strumento che arriva in soccorso al mondo dell'emigrazione nel momento in cui, con le riforme istituzionali, è stato fatto appunto un taglio ingiusto alla rappresentanza estera.
Nei giorni scorsi, in Commissione Esteri, è iniziata la discussione per istituire tale organismo: un traguardo molto importante, l'inizio di un percorso che dovrebbe creare un luogo specifico per discutere delle politiche di emigrazione e del Sistema Italia all'estero, in altre parole di noi italiani nel mondo, quindi, uno strumento necessario per elaborare le politiche dell'emigrazione in maniera trasversale, perché saranno parte della Commissione deputati e senatori di tutti i partiti politici ed anche deputati e senatori eletti in Italia.
La mia Proposta di Legge sull'istituzione della Bicamerale sarà discussa insieme a quelle degli altri parlamentari per arrivare ad un testo unificato e condiviso.
C'è una sensibilità comune, tra noi parlamentari eletti all'estero, nel portare avanti questo obiettivo, che è il frutto di lunghe riflessioni alle quali si è aggiunta la preoccupazione sul ruolo della rappresentanza estera dopo il taglio effettuato con le recenti riforme costituzionali.
Convinti che l'istituzione di una Commissione Bicamerale è costituzionalmente fondata a partire dall'art.82 della Costituzione, siamo andati in maniera bipartisan a rappresentare le esigenze dell’istituzione della Bicamerale per gli italiani all'estero sia alla Presidente del Senato Casellati che al Presidente della Camera Fico.
Con l'istituzione della Bicamerale vogliamo garantire un miglior funzionamento della rappresentanza estera in Parlamento.
Questa settimana, in Commissione Esteri, è iniziato anche il ciclo di audizioni per ascoltare idee e proposte che miglioreranno i singoli testi con l'arricchimento che arriverà sia dal dibattito parlamentare che dalle audizioni, soprattutto di CGIE e Comites, oltre che di tutte quelle realtà interessate alle politiche per gli italiani all’estero.
Continuiamo a lavorare per arrivare ad un testo comune e condiviso, e auspico che i tempi possano essere brevi perché la Bicamerale è necessaria subito.
Posso dire di essere molto soddisfatta di questo metodo di lavoro, lavorare in maniera trasversale per un obiettivo comune.
Sin dall'inizio del mio primo mandato, ricordo che ho riunito tutti i parlamentari eletti all'estero, nel maggio del 2013, perché ho sempre creduto che l'impegno comune, a prescindere dall'appartenenza politica, per il bene degli italiani all'estero, possa portare a risultati concreti.
L'unione fa la forza, e adesso, finalmente, dopo tanti anni, posso dire con orgoglio che ce l'abbiamo fatta.
Un'altra dimostrazione di lavoro trasversale è la mia Mozione, per sostenere le iniziative degli italiani d'America a salvaguardia della figura di Colombo, simbolo del nostro patrimonio culturale negli Stati Uniti.
Gli episodi della rimozione della statua di Colombo sono fatti gravi, da condannare, non facilitano, fra l'altro, quel dialogo sociale alla base dell'integrazione di un Paese cosmopolita quali gli USA, negando il giusto riconoscimento ai contributi che gli italiani hanno dato alla costruzione di questo grande Paese e della sua democrazia.
Un po' ovunque negli Stati Uniti, si teme ora per altri attacchi, sia vandalici che amministrativi, alle statue di Colombo e mi sento, anche istituzionalmente, vicina a tutti quegli italiani che, sia in forma associata che come singoli, stanno vigilando affinché siano salvaguardati i simboli della nostra storia e tradizione culturale.
Negli ultimi giorni, gli italiani d'America in molte città come Philadelphia, Chicago, Boston e Harford, solo per citarne alcune, si sono organizzati per difendere le statue di Colombo.
Non posso che plaudire a tutte queste iniziative che vanno nella direzione del mio impegno parlamentare.
Il mio supporto, in questo senso, non è solo verbale ma si concretizza in fatti mirati proprio a questa tutela; non a caso, proprio il 15 giugno scorso, ho depositato una Mozione alla Camera dei Deputati a Roma.
La Mozione, ha un sostegno trasversale, da parte di colleghe e colleghi, precisamente 58, che l'hanno già firmata, ed altri si aggiungeranno, che ringrazio ed a prescindere dalla loro militanza politica. Auspico, ora, una sollecita calendarizzazione della medesima per discuterne nell'Aula di Montecitorio in modo da spronare il Governo ad agire in favore della tutela della figura di Colombo. Un caro saluto a tutti”. (aise)