QUANDO LA MOBILITÀ DOLCE E PROGETTI DI TURISMO SOSTENIBILE MERITANO UN PREMIO: TORNA IL "GO SLOW 2020"

ROMA\ aise\ - Ultime due settimane per candidarsi al Premio Go Slow 2020 che, giunto alla ottava edizione, rappresenta ormai un punto fermo nel far conoscere i progetti e gli studi di fattibilità in Italia per la valorizzazione del paesaggio culturale, diffondendo la cultura della mobilità dolce.
La cerimonia di premiazione si terrà il 5 novembre a Roma, nella sede dell'ENIT che patrocina il Premio, suddiviso in tre categorie: opere realizzate; progetti in fase di realizzazione e processi partecipativi; analisi di impatto e studi di fattibilità.
Ci si candida entro il 30 luglio 2020.
Il Premio è inserito e ospitato all'interno del meeting annuale “All routes lead to Rome”, organizzato a Roma dal 23 ottobre all'8 novembre da SIMTUR (Società Italiana professionisti mobilità e turismo sostenibile), partner di Co.Mo.Do., che il premio lo ha ideato nel 2006, con l'Associazione Go Slow Social Club.
Il Premio è rivolto a Comuni, Unioni di Comuni, Regioni, Province, Parchi e Aree protette, Enti di governance di itinerari, rotte, cammini e ciclovie, Studi di Architettura e Urbanistica, Fondazioni, Comitati che si distinguono per visione e qualità progettuali, traghettando luoghi e destinazioni verso forme di mobilità lenta e infrastrutture leggere per le comunità e i viaggiatori che cercano luoghi di vacanza car free, accoglienti e che sappiano offrire ospitalità di valore. Anche per il 2020, la segreteria organizzativa e scientifica del Premio Go Slow 2020, è a cura della Cooperazione Internazionale Mediterranean Pearls che lavora nel bacino del Mediterraneo transeuropeo, per progettare destinazioni ecosostenibili.
Il Premio sostiene l'esigenza di una visione comune del nostro “essere Paese”: un piccolo lembo di terra, cerniera tra l'Europa e il Mediterraneo, su cui si è accumulata nei secoli una straordinaria varietà di storie umane che hanno lasciato tracce indelebili, numerose e diverse, che sono diventate paesaggi, tradizioni, culture e opere d'arte, con esperienze di comunità che sono diventate città, paesi, borghi e villaggi, da riconnettere con la mobilità dolce, in modalità collettiva e condivisa.
Il regolamento su come proporre un progetto di rigenerazione urbana, di turismo ferroviario, di cicloturismo, di bioagricoltura slow, di rotte, cammini e ciclovie è disponibile qui. (aise)