RED EST: L’INPS APRE LA CAMPAGNA 2020

ROMA\ aise\ - L’Inps ha aperto ieri, lunedì 25 maggio, la campagna REDEST 2020, relativa all’anno 2019. Da ieri, la procedura necessaria per la comunicazione dei redditi dei pensionati italiani all’estero è disposizione dei patronati e delle Strutture territoriali.
A comunicarlo il Direttore generale dell’Istituto, Gabriella Di Michele, in un messaggio (il n. 2029) in cui conferma anche “la chiusura delle campagne REDEST2019 e REDEST2018 dalle ore 24.00 del 18 maggio, per consentire l’avvio delle operazioni di elaborazione centrale delle dichiarazioni pervenute per il 2018 e per il 2017 a seguito di sollecito” e comunica che “la procedura REDEST 2019 sarà resa nuovamente accessibile contestualmente all’avvio della nuova campagna REDEST 2020, per consentire l’acquisizione delle dichiarazioni che perverranno a seguito di sollecito”.
La procedura REDEST 2018, si legge ancora nel messaggio, “non sarà riaperta: eventuali dichiarazioni per l’anno 2017 giacenti, o che perverranno successivamente, dovranno essere acquisite mediante ricostituzione”.
Di Michele, infine, ricorda ai patronati che “nella sezione “Statistiche ed elenchi redditi esteri” della procedura campagna REDEST, sono presenti gli elenchi delle segnalazioni di variazione anagrafiche, di indirizzo, di stato civile e di rientro in Italia per le quali è necessario l’intervento diretto delle Strutture territoriali, che dovranno provvedere alle opportune operazioni di aggiornamento archivi e della eventuale ricostituzione”.
L'INPS è tenuto, per legge, alla verifica annuale delle situazioni reddituali dei pensionati all’estero. Lo fa attraverso la campagna RED/EST: ogni anno, dunque, viene disposto l'accertamento dei redditi – relativi all'anno precedente – dei pensionati residenti all'estero.
Il modello RED/EST prevede quattro sezioni: la prima indica come compilare il modulo; la seconda raccoglie i dati del titolare della pensione, del coniuge e dei familiari; la terza include la dichiarazione di responsabilità e l'informativa sul trattamento dei dati personali; la quarta consente la delega al patronato.
Si può rinunciare a dichiarare i redditi, con conseguente cessazione della prestazione.
I pensionati devono autocertificare la propria cittadinanza italiana. L'INPS verifica il requisito con tutti i mezzi idonei (documento di identità italiano, presenza del nominativo negli archivi o del Ministero degli Affari Esteri, comunicazioni e/o certificazioni delle competenti autorità consolari, ecc.).
Il modello spedito ai pensionati è precompilato con le informazioni delle pensioni presenti nel Casellario dei pensionati.
Il pensionato deve utilizzare le righe in bianco per comunicare ulteriori pensioni estere di cui è titolare.
In particolare, l'interessato deve indicare l'importo di ogni pensione percepita nell'anno di riferimento, al netto di arretrati corrisposti nell'anno, ma di competenza degli anni precedenti; trattamenti di famiglia; eventuali contributi previdenziali.
Il pensionato deve indicare per quanti mesi ha percepito la pensione. Gli importi vanno indicati nella valuta del Paese che eroga il trattamento.
Le attività degli enti di patronato
Alla consegna dei modelli reddituali allegati alla lettera di richiesta, gli enti di patronato devono: accertare l'identità del dichiarante; ricevere i modelli RED/EST compilati e firmati; verificare che la documentazione sia conforme ai dati indicati nei modelli; acquisire i dati attraverso il sito web dell'INPS. (aise)