Londra: Ungaro (Iv) alla conferenza dell’IIC per ricordare la tragedia dell’Arandora Star
ROMA\ aise\ - Il deputato di Italia Viva eletto in Europa, Massimo Ungaro, è intervenuto in ieri a Londra all’evento “Arandora Star Remembered”, la prima conferenza internazionale organizzata dall'Arandora Star London Memorial Trust assieme al Mazzini-Garibaldi Club, per capire le cause storiche e commemorare le vittime del disastro avvenuto 81 anni fa.
L’Arandora Star, la nave da crociera britannica carica di internati civili italiani, fu affondata da un sommergibile tedesco il 2 luglio del 1940, causando 865 morti. “L'importanza di questo lavoro - ha sottolineato Ungaro - è stata riconosciuta anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto conferire all'evento la Medaglia della Repubblica italiana”.
L’evento è stato organizzato presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra, e ha visto, dopo i saluti dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Raffaele Trombetta, di Katie Pizzi, Direttrice dell'IIC, e di Sabrina Francis, sindaco di Cambden, è intervenuto l’On. Ungaro assieme all'On. Marco Longhi, deputato britannico della Camera dei Comuni. Oltre a loro, hanno parlato anche i professori Terri Colpi (Università di St. Andrews), Rachel Pistol (KCL) e Robert Rumble (Imperial War Museum), che hanno messo in luce il contesto storico degli eventi, mentre Bruna Chezzi (University of Cardiff) e Ronnie Convery hanno illustrato le iniziative di commemorazione intraprese dalle comunità italiane in Galles e in Scozia.
L'ultima sessione ha visto la partecipazione di esponenti del mondo della cultura, come l'attore Tom Conti, il regista Dominic Minghella e Nicola Gallani (British Film Institute).
“Come parlamentare eletto dai cittadini italiani residenti nel Regno Unito - ha sottolineato il deputato nel suo intervento - non posso che ringraziare l'Arandora Memorial Trust e soprattutto Dominic Pini per questa preziosa iniziativa che non solo ci consente di onorare le vittime e ricordarci i mali della guerra, inevitabile prodotto del nazionalismo, ma anche di sancirà una sorta di riconciliazione tra la storica comunità italiana del Regno Unito e le istituzioni repubblicane. Per decenni infatti le istituzioni di entrambi i paesi fecero calare il silenzio su quanto accaduto ma ora non più, anche grazie a questo importante lavoro storico-culturale delle comunità locali”. (aise)