Riflettori puntati sul settore MEM al forum Industriale italo-svizzero della CCIS
LUGANO\ aise\ - Si terrà presso il Campus Est della Supsi di Lugano, il prossimo 16 ottobre a partire dalle ore 10.00, la prima edizione del Forum industriale della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, che si preannuncia molto partecipato. La comunità MEM della Svizzera si incontrerà dunque nella capitale finanziaria del Ticino, sede di una delle 3 Università più prestigiose del territorio elvetico, per partecipare a conferenze, incontri B2B e sezioni di approfondimento legate ai temi più interessanti per il settore. Folta anche la presenza di rappresentanti del Made in Italy che, dati alla mano, traina il settore della produzione europea meccanica ed elettromeccanica, assieme alla Germania.
Il primo Forum Industriale italo-svizzero si rivela quindi un evento destinato a tutti coloro che fanno business in questo sfaccettato settore e che vogliono entrare in contatto con informazioni di prima mano, realtà di spicco del Made in Italy, ricercatori e produttori eccellenti. I settori coinvolti sono numerosi. Tra questi si contano gli ecosistemi dell’aerospazio, dell’automotive, del ferroviario ma anche agli stampaggi e al cablaggio così come al medicale e ai componenti per la filiera del pharma e del medtech.
L’obiettivo che la CCIS si è prefissa con questo evento è quello di dare l’opportunità a tutti gli attori del settore MEM di conoscere le anteprime, le novità, le innovazioni che traineranno l’ecosistema meccanico ed elettromeccanico nei prossimi mesi. Da qui l’opportunità di pianificare al meglio il proprio business sviluppando un filone piuttosto che un altro, e la possibilità di creare occasioni di incontro e di scambio.
Tanti gli interventi in programma: Fabrizio Macrì, Segretario Generale della Camera di Commercio italiana per la Svizzera, Ilaria Ceddia, Responsabile settore Beni Industriali della Camera di Commercio italiana per la Svizzera, Matteo Ramenghi, CIO di UBS Italia, Stefano Modenini, Direttore Associazione Industrie Ticinese (AITI), Stefania Padoan, Membro del Comitato Associazione Industrie Ticinese (AITI), Nicola Roberto Tettamanti, Presidente di Swissmechanic, Emanuele Carpanzano, Direttore Ricerca, sviluppo e trasferimento della conoscenza SUPSI, Matteo Castiglioni, General Manager and Head of Machining Division di Mikron Group, Roberto Candido, CEO Italia e Svizzera & Global CRO.
Dopo lo standing lunch offerto dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera a tutti i partecipanti nelle aree adiacenti alla sala polivalente, la giornata proseguirà con l’apertura dell’area espositiva, che sarà già visitabile dal momento del coffe break del mattino.
Sono 21 gli espositori italiani che hanno dato adesione. La grande esposizione, ad accesso libero e gratuito, offrirà a tutti i presenti di toccare con mano le proposte innovative Made in Italy e darà modo ai partecipanti di avviare relazioni professionali one to one, in un ambiente dedicato e non dispersivo. L’ottimizzazione delle tempistiche, per chi lo varrà, sarà garantita dalla possibilità di agendare gli incontri tra domanda e offerta, a seconda della disponibilità delle parti coinvolte.
Ogni espositore, inoltre, potrà allestire al meglio il proprio stand/booth, esponendo le produzioni, il materiale informativo o i macchinari interessanti.
“L’evento si propone come dialogo e momento celebrativo della collaborazione tra l’Italia e la Svizzera, in questo settore” afferma Ilaria Ceddia, Responsabile settore Beni Industriali della Camera di Commercio italiana per la Svizzera e organizzatrice del Forum. “I due paesi collaborano tantissimo, con l’interscambio e l’R&D industriale. Per questo, con il Forum, ci rivolgiamo sia ai grandi player che alle PMI. Il Forum è anche momento di studio di ciò che è successo nel settore dalla pandemia ad oggi e garantirà una dettagliata analisi dei possibili futuri scenari. Lugano, inoltre, è un territorio particolarmente vocato alla produzione industriale e la vicinanza del confine, così come la presenza di una delle nostre tre sedi qui, ci hanno spinto a sceglierlo come luogo in cui far nascere nuove collaborazioni e attirare ricchezza e fermento a favore di tutto il territorio”. (aise)