Berlino: tra settembre e novembre al via le “Domeniche della Memoria” con Comites e ANpi

BERLINO\ aise\ - Il Comites della circoscrizione consolare di Berlino, in collaborazione con ANPI Berlino-Brandeburgo, ha organizzato tra settembre e novembre (primo appuntamento il 7 settembre, ultimo il 16 novembre) una serie di passeggiate domenicali dedicate alla Memoria. Ad accompagnare i partecipanti sarà Tommaso Speccher, ricercatore presso alcune istituzioni museali berlinesi tra cui il Museo ebraico, la Topografia del terrore e La Casa della conferenza di Wannsee e Ugo Fazio, docente, responsabile educativo e ricercatore presso il Memoriale della resistenza.
Durante le visite si cercherà di affrontare il tema della cultura della memoria in Germania analizzandone motivi, evoluzione e valenza politica. La visita di questi luoghi basilari permetterà di capire quanto radicata sia l’elaborazione del passato per le categorie politiche della Germania odierna ma anche di comprenderne le contraddizioni e le difficoltà attuali.
Per partecipare alle Domeniche della Memoria è necessario effettuare l’iscrizione inviando una mail all’indirizzo: info@comites-berlin.de segnalando il giorno.
Primo appuntamento domenica 7 settembre ore 10.30 con la visita guidata al centro di documentazione NS-Zwangsarbeit a Schöneweide. Il punto di incontro sarà alle ore 10.20 nel terreno situato sulla Britzer Straße, nel cuore di una zona residenziale, dove dalla fine del 1943 al 1945 vennero deportati migliaia di lavoratori coatti, costretti a lavorare sotto gli occhi della popolazione. Dal 2006 è possibile visitare il centro di documentazione sul lavoro coatto nazista in questo luogo storico. Il centro fornisce informazioni sulla storia del lavoro coatto sotto il regime nazista, offrendo uno sguardo complessivo sul fenomeno del lavoro forzato a livello europeo, con particolare attenzione al destino degli IMI italiani, deportati dopo l’8 settembre 1943 anche in questi centri.
L’appuntamento seguente è per domenica 21 settembre alle 10.00 al Memoriale della Resistenza tedesca con Ugo Fazio. Il Memoriale della resistenza tedesca è un luogo di memoria, educazione politica e apprendimento attivo con l’obiettivo di informare rispetto alle storie della resistenza tedesca contro il nazionalsocialismo. L’obiettivo è quello di mostrare come singoli individui e gruppi abbiano resistito alla dittatura nazionalsocialista tra il 1933 e il 1945, agendo secondo coscienza, visioni politiche e scelte alternative in opposizione al sistema totalitario.
Per domenica 5 ottobre (ore 10.30) la visita guidata porterà alla mostra della Haus der Wannsee Konferenz con Tommaso Speccher. Il centro didattico ed educativo Haus der Wannsee Konferenz ripercorre le vicende criminali e tragiche dell'evoluzione della Shoah. Fu proprio in questo luogo che il 20 gennaio 1942 15 alti rappresentanti dello stato nazista si trovarono per decidere della soluzione finale. La mostra attuale ricostruisce il contesto storico, ideologico e politico di quegli eventi
E poi ancora domenica 19 ottobre, alle ore 10.30, con la visita guidata alla mostra Topografia del Terrore con Tommaso Speccher. Nell’area dell’attuale Topografia del terrore accanto al Gropius Bau e a due passi dalla Potsdamer Platz, dal 1933 al 1945 avevano sede le centrali del terrore nazionalsocialista: la Gestapo (Geheime Staatspolizei) con una propria prigione, il comando delle SS, il servizio di sicurezza (SD) e la cancelleria del Reich. Da questo luogo vennero organizzati e coordinati la persecuzione e l’annientamento dei nemici politici del nazionalsocialismo in Germania e tutta Europa; qui venne organizzato il genocidio degli Ebrei europei, dei Sinti e dei Rom. La mostra, aperta nel 2010 all’interno del centro di documentazione, ripercorre la storia di questo luogo, delle istituzioni del terrore site nelle immediate vicinanze del quartiere di governo nazionalsocialista e dei crimini che esse perpetrarono in tutta Europa.
Penultimo appuntamento domenica 9 novembre ore 10.30 presso il Museo Ebraico di Berlino, sempre con Tommaso Speccher. Da quando è stato inaugurato nel settembre del 2001 il Museo Ebraico, progettato dall’architetto statunitense (nato in Polonia e con passaporto tedesco) Daniel Libeskind, è diventato una delle attrazioni più conosciute della città. La sfida lanciata dal progetto di Libeskind è duplice: da un lato l’architettura decostruttivista, composta in questo caso da pareti storte e spazi angusti, mette ogni singolo visitatore in una condizione di totale perdita di riferimento spaziale, dall’altra la mostra storica presente all’interno dell’edificio cerca di sfidare il senso comune raccontando la storia ebraica non tanto a partire dall’Olocausto ma dal punto di vista di duemila anni di vita e cultura ebraica in Germania.
Ultimo appuntamento domenica 16 novembre ore 10.00 con “Cent’anni di Berlino” tra rivoluzione, dittatura e socialdemocrazia. In questa camminata si metteranno assieme la stratificazione complessa di Berlino e quindi della Germania, tra rivoluzioni, passato dittatoriale e vita socialdemocratica. Alcuni video a colori girati durante gli anni ’30 dalla propaganda nazista, raccontano di una città ricca, prosperosa e caratterizzata da una vita sociale e politica di assoluta eccellenza. Oggi siamo chiaramente consapevoli della reale portata distruttiva della dittatura e dell’enorme prezzo da essa lasciato in eredità. La prima grande vittima del nazismo fu la repubblica di Weimar, fase politica rivoluzionaria per la storia tedesca, nata dai moti operai e dalle barricate della rivoluzione dell’ottobre del 1918 e poi definitasi dentro un periodo unico fatto di liberalismo culturale, moti rivoluzionari e instabilità politica. Questo tour cerca di mettere assieme la nascita di quello che verrà poi chiamato secolo breve a cavallo della Prima guerra mondiale, muovendosi dalle tracce sommerse della Berlino di Rosa Luxemburg fino alla memorializzazione odierna, interrogandosi sull’eredità lasciata da quella fase unica della Repubblica weimeriana. (aise)