Cgie: la plenaria elegge il nuovo segretario generale/ Maria Chiara Prodi unica candidata

ROMA\ aise\ - Presiedute dal Direttore generale per gli italiani all’estero Luigi Maria Vignali, sono iniziate alla Farnesina le operazioni di voto per l’elezione del nuovo segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero.
Unica candidata Maria Chiara Prodi, attuale vice segretaria per l’Europa, presentata da Tommaso Conte e dai consiglieri eletti in Germania.
L’apertura del seggio è stata preceduta da un’ampia e animata discussione – moderata da Gianluca Lodetti – sul rispetto del regolamento dopo che il Comitato di presidenza aveva deciso di non mettere ai voti una mozione presentata dal consigliere Boccaletti perché priva del numero di firme necessarie.
Terminato il dibattito, Vignali ha chiesto un minuto di silenzio in memoria di Michele Schiavone: “c’è una sedia vuota, qui accanto, quella di Michele Schiavone, un amico e una guida, che tutti abbiamo amato e che vorremmo qui oggi. Per lui e per il segretario esecutivo Marco Nobili, scomparso a gennaio a Vancouver, chiedo un minuto di silenzio”.
Costituito il seggio, presieduto da Vignali e con La Presa (Dgit Ufficio I) e Russi (Dgit Ufficio I) come scrutatori, il Direttore generale ha ricordato le procedure: si procede con votazioni successive, è eletto chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti; in mancanza, si procede con un secondo scrutinio, viene eletto chi ottiene più voti.
Vignali ha quindi invitato Prodi ad intervenire per presentare la sua candidatura.
Ricordato Michele Schiavone, Prodi ha sottolineato che “a lui dobbiamo un tentativo di “portare onore dignità e rispetto al Cgie” come ha scritto Boccaletti”. La discussione della mattina è stata “preziosa” perché ha evidenziato “temi” su cui discutere.
“La nostra legge istitutiva dice che rappresentiamo gli italiani all’estero” una comunità che “ha vissuto importanti cambiamenti”. Dobbiamo chiederci, ha aggiunto, “se ci sono ancora le comunità all’estero o tanti singoli, e qual è il nostro ruolo nel creare e o incentivare le comunità”. Negli anni “si sono moltiplicati gli interlocutori che si occupano di italiani all’estero, molti dei quali non conoscono il Cgie”, che è un organismo di rappresentanza intermedio, eletto dai Comites. “È ai territori che ci hanno eletto che noi rispondiamo”, ha ricordato Prodi, non ai “rapporti di forza”.
Ringraziata Mirta Gentile, la nuova segretaria esecutiva che “ci ha accompagnato in mesi difficili, nuovi e dolorosi” e i colleghi del Comitato di presidenza “per la loro pazienza”, Prodi ha auspicato un Cgie “trasparente e interessante, un posto dove le persone vogliono stare”, dove di esprimano “capacità di collaborazione, uno sguardo alto e una bella progettualità” per intercettare quel “95% di connazionali che non ci ha votato”, ha aggiunto, riferendosi al fatto che alle ultime elezioni dei Comites ha votato il 5% degli aventi diritto.
“Ho capito che le nostre regole proteggono l’assemblea”, ha proseguito. “Non sminuirò la plenaria né penso che sta qui agisce per conto terzi”. Questa “è un’occasione per ripartire” e per cercare “un orizzonte comune”. (m.c.\aise)