Cittadinanza/ Boccaletti (Cgie - Lega): professionisti dall’estero per rafforzare il Made in Italy

ROMA\ aise\ - “La nuova legge sulla cittadinanza appena approvata segna un cambio di paradigma nell’idea stessa di italianità nel mondo. Le imprese italiane chiedono lavoratori già formati o inseribili in percorsi di formazione, e lo Stato ha risposto con una norma innovativa e sicura. Questa legge consente l’ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato anche al di fuori delle quote del decreto flussi, aprendo le porte a cittadini stranieri residenti all’estero che siano discendenti di italiani e titolari della cittadinanza di Paesi storicamente interessati dalla nostra emigrazione. L’elenco di questi Stati sarà definito con un apposito decreto del ministro degli Esteri". A scriverlo è Alessandro Boccaletti, membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero in quota Lega, che, nei suoi contatti con il mondo imprenditoriale veneto, ha raccolto esigenze e criticità da tenere in considerazione.
"L’Italia e il Made in Italy sono il riflesso di una professionalità e creatività uniche nel panorama globale", sottolinea il consigliere, che aggiunge: "il primo articolo della nostra Costituzione afferma che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Questa nuova visione della cittadinanza, moderna e pragmatica, ha spinto il legislatore a privilegiare il legame con il territorio e con il sistema produttivo nazionale, piuttosto che – conclude Boccaletti – concedere la cittadinanza a chi, pur avente diritto secondo lo ius sanguinis, non risiede né lavora in Italia e mantiene legami deboli con il Paese”. (aise)