Gli italiani all’estero al centro del confronto istituzionale: la sintesi della plenaria del CGIE

ROMA\ aise\ - Il Consiglio Generale degli italiani all’estero, dopo aver portato a termine venerdì scorso l’Assemblea Plenaria a Roma, ha tracciato un bilancio dell’ultimo anno di lavoro definito “intenso”. Ad illustrarlo è stata la Segretaria Generale del CGIE, Maria Chiara Prodi, che durante l’assemblea si è confrontata “apertamente” sulla propria governance e ha rilanciato il rapporto con le istituzioni con cui “ha rivendicato la propria centralità di massimo organismo di rappresentanza delle collettività all’estero”. Una centralità che passa anche dal “richiedere i pareri obbligatori, nel rispetto della legge istitutiva”.
Nel suo bilancio, il CGIE ha anche espresso l’auspicio che “venga riconvocata la Conferenza permanente Stato-Regioni-PA-CGIE”, la cui ultima riunione si è tenuta nel dicembre 2021.
“In un momento storico per le collettività all’estero, abbiamo convocato la politica al confronto con la vita vera delle persone sui temi caldi al centro del dibattito: cittadinanza, messa in sicurezza del voto all’estero, incentivi al rientro” ha spiegato ancora il CGIE. Che al riguardo ha voluto ringraziare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per “il riconoscimento dell’impegno quotidiano che sostiene ed esprime il legame tra l’Italia e i milioni di connazionali che si trovano al di fuori dei confini nazionali e che sono parte integrante del tessuto del Paese”. Un ringraziamento al Capo dello Stato che si è esteso anche per aver ribadito come “la partecipazione al voto dei connazionali all’estero sia un’espressione di cittadinanza attiva e concorra alla formazione dell’energia che fa vivere la nostra società democratica, e che i Com.It.Es. e il CGIE sono dunque organismi che rafforzano la concezione di una democrazia libera, aperta a tutti i cittadini, ovunque essi abbiano scelto di vivere”.
E non poteva mancare il ringraziamento a Mattarella riguardo l’apertura a una revisione della normativa sulla cittadinanza. Mattarella ha infatti spiegato come sia “utile seguire con attenzione la riflessione aperta nel Consiglio Generale sulla riforma della cittadinanza per favorire una meditata considerazione – ed eventualmente anche qualche riconsiderazione – dei temi che si sono aperti”.
E al riguardo, il CGIE ha espresso anche il suo ringraziamento al Ministro degli Affari esteri, nonché Presidente del CGIE, Antonio Tajani, “per l’ascolto e l’apertura dimostrati nei confronti di interventi migliorativi della riforma che, seppur necessaria come sempre sostenuto dal CGIE, ha generato spaesamento nelle comunità all’estero restringendo drasticamente la trasmissione della cittadinanza e generando disparità di trattamento tra i connazionali, in particolar modo se in possesso di altra cittadinanza”.
Sul tema, l’Assemblea plenaria ha tenuto un ampio dibattito per poi arrivare a una sintesi che ha portato all’approvazione di un ordine del giorno con sei proposte migliorative. Il dibattito, oltre ai consiglieri, ha visto protagonisti anche gli eletti all’estero Fabio Porta, Andrea Di Giuseppe, Christian Di Sanzo, Andrea Crisanti, Francesco Giacobbe e Roberto Menia, oltre ai Presidenti dei Com.It.Es. di Bogotà e Johannesburg, Antonello Caponera e Piergiorgio Devalle. Presenti al dibattito anche il direttore generale della DGIT del MAECI, Luigi Maria Vignali, e il sottosegretario agli Affari Esteri, Giorgio Silli, che il giorno seguente ha poi illustrato la Relazione di Governo dalla quale è emersa apertura: “le proposte – ha assicurato - verranno valutate dopo aver illustrato la Relazione di Governo”.
“L’Assemblea plenaria ha inoltre approvato a maggioranza un ordine del giorno contenente proposte per rendere più sicuro l’attuale sistema di voto all’estero per le elezioni politiche e referendarie, e per riaffermare l’assoluta centralità del diritto di voto per i cittadini italiani residenti all’estero, nonché garantirne i principi costituzionali di personalità, libertà, uguaglianza e segretezza – ha spiegato ancora il CGIE -. Il documento, che si chiede venga sottoposto all’immediata attenzione di Deputati e Senatori, e delle Commissioni parlamentari preposte, è stato presentato dal presidente della III Commissione tematica, Filippo Ciavaglia, e approvato a seguito di un dibattito cui hanno fornito il proprio contributo Saverio D’Auria, docente di fisica sperimentale all’Università di Milano e volontario ai seggi della circoscrizione estero da molti anni, e Stefano Quintarelli, padre dello SPID e autore di uno studio sulla geolocalizzazione degli italiani all’estero e le opportunità di voto, i parlamentari Andrea Di Giuseppe, Fabio Porta, Toni Ricciardi e Francesco Giacobbe”.
“Il passaggio in plenaria – ha spiegato ancora il CGIE - ha significato anche l’attivazione della fase operativa del protocollo d’intesa recentemente firmato tra il CGIE e il Commissario straordinario Guido Castelli, intervenuto ai lavori, per ripopolare, attraverso la flat tax al 7% per i detentori di pensione estera, le aree del centro Italia colpite dal terremoto, rispetto a cui il CGIE farà la sua parte coinvolgendo i Com.It.Es. e le componenti del Sistema Italia nel mondo”.
Durante l’ultima giornata di lavori, il CGIE ha spiegato di aver impostato “una logica di sistema per gli incentivi al rientro”, con la presentazione del documento sugli “Incentivi al rientro: una necessità strategica per l’Italia e per i suoi cittadini all’estero” da parte del presidente della VII Commissione tematica, Matteo Bracciali. Nel documento, si propone di estenderne l’accesso anche ai lavoratori non qualificati, creare un ecosistema integrato per un rientro sostenibile e favorire il ripopolamento delle aree marginali con misure ad hoc.
Hanno fornito inoltre il loro contributo Michele Valentini, del Gruppo Controesodo, che rappresenta i circa 40mila lavoratori rientrati dall’estero nel corso degli ultimi 15 anni, Gabriele Marzano, che ha illustrato l’esperienza della Regione Emilia-Romagna con la sua legge sull’attrazione dei talenti, e Paolo Masini, Presidente della Fondazione Museo nazionale dell’emigrazione italiana.
L’Assemblea plenaria, sempre nell’ultimo giorno, ha approvato anche numerosi ordini del giorno relativi al potenziamento dei servizi consolari, alla trasmissione della lingua e della cultura e agli enti gestori, ai lavoratori frontalieri e per il finanziamento di bandi con borse di studio per docenti. È stato inoltre approvato un ordine del giorno che, avendo ricevuto notizie di alcune irregolarità riscontrate dal Com.It.Es. di Santo Domingo in occasione della recente tornata referendaria, ha ribadito “la necessità di un’azione forte nella direzione della piena trasparenza e partecipazione dei connazionali al voto”.
Infine, il CGIE ha istituito un premio annuale in memoria di Michele Schiavone, compianto Segretario generale del CGIE, con l’intento di “ricordarne l’impegno, la dedizione e il servizio reso alle collettività italiane con l’obiettivo di dare visibilità a quanti, nel mondo, lavorano per gli italiani all’estero”. (aise)