Il benessere degli immigrati italiani protagonista a New York con il Comites e il Consolato Generale
NEW YORK\ aise\ - Un appuntamento da non perdere al Consolato Generale d’Italia a New York, in programma domani, 7 novembre, alle ore 17:30 in punto. Protagonista assoluto, il benessere degli italiani immigrati in America con racconti di vita vissuta e di esperienza professionale di esperti del settore culturale e sanitario che parleranno delle forze e delle difficoltà della prima generazione di expat.
Ideato dal Comites di New York e organizzato dalla principale promotrice Leide Porcu, apprezzata psicoterapeuta nella comunità italiana di New York e consigliere del Comites stesso, l’evento si aprirà con i saluti istituzionali del console generale, Fabrizio Di Michele, e sarà moderato dalla giornalista televisiva, volto Mediaset, Francesca Di Matteo.
Presenti alla tavola rotonda personalità di rilievo della comunità italiana e italo-americana di New York, insieme a esperti internazionali nel campo della psicologia, che offriranno riflessioni su temi cruciali e attuali, come resilienza, sostegno e unità reciproca.
“La comunità italiana è straordinariamente diversificata, ma unita da un’eredità comune e da valori condivisi. Gli italiani all’estero rappresentano un decimo della popolazione italiana, con quasi 90.000 persone residenti solo nell’area del Tri-State” ha spiegato Leide Porcu che sul progetto spiega di avere un a sorta di “sogno nel cassetto”. “Vorrei che fossimo uniti da un filo comune. Un filo come quello del progetto di Maria Lai, Il Nastro di Ulassai, che ha saputo connettere la sua piccola comunità sarda al di là di qualsiasi divisione. Noi dei Comites ci impegniamo per questa visione di unità, mutua assistenza e benessere. Stiamo tessendo connessioni che superano le barriere culturali e promuovono una comunità coesa”. Unità, coesione, sostegno reciproco che, per i tanti che vivono lontano dal proprio Paese, rappresentano punti saldi di condivisione e di conforto, come aggiunge l’organizzatrice facendo riferimento alla sua esperienza personale qui a New York. “Essendo arrivata a New York 30 anni fa, conosco in prima persona le gioie e le sfide che ogni fase della vita da immigrata comporta. Affronto a lavoro queste problematiche tutti i giorni. Questa esperienza, condivisa da molti, è il motivo per cui eventi come questo organizzato dal Comites di New York sono fondamentali per la comunità”.
A rimarcare l’impegno dei Comites su una tematica mai affrontata prima a livello istituzionale, il presidente del Comitato degli italiani all’estero del Tri-State, Enrico Zanon. “In parecchi anni lontano dall’Italia non ho mai sentito riflessioni a proposito dello stato d’animo dei recenti immigrati italiani, inteso come benessere psicofisico e dei punti di forza che permettono di superare crisi e difficoltà”, ha detto. “È bene quindi che il Comites, a partire da Leide Porcu che va ringraziata, con l’aiuto di professionisti, aiuti a spiegare la realtà che molti si trovano a vivere”.
Un momento unico nel suo genere, dunque, che offrirà a chi sarà in sala di ascoltare le riflessioni dei due gruppi di esperti. Il team culturale, composto da voci di rilievo come Elena Perazzini, Stefano Vaccara e Anthony Tamburri, esplorerà l’identità culturale, l’integrazione e la preservazione del patrimonio attraverso le generazioni. Il team well-being, guidato dagli esperti Patrizia Ricciardi, Luca Caldironi, Danielle Knafo, Robert Leahy e Claudia Godi, si concentrerà sulla salute, la resilienza e il benessere personale. Dall’adattamento psicologico necessario per prosperare in una metropoli dinamica alle strategie per mantenere la stabilità emotiva e i legami comunitari, i loro interventi mirano a fornire strumenti per affrontare le sfide della vita da immigrato. Questa combinazione unica di discussioni culturali e di well-being sottolinea l’impegno dei Comites nel trattare l’intero spettro delle esperienze degli immigrati italiani.
La conferenza includerà una sessione di domande e risposte dove i partecipanti potranno porre domande sia in inglese che in italiano, favorendo un dialogo realmente inclusivo. Seguirà un brindisi finale per celebrare la resilienza e l’unità della comunità italiana a New York. “Insieme, esploriamo cosa significa trovare forza al di là dei confini”. (aise)