Incontri con la rete diplomatico-consolare e i Comites in Svizzera – di Carmelo Vaccaro

GINEVRA\ aise\ - Come membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) Svizzera, il mese di luglio è stato caratterizzato da diversi incontri con la rete diplomatico-consolare e i Com.It.Es. in Svizzera.
Lo scopo di questi incontri è stato presentarmi alle istituzioni diplomatico-consolari e ai Com.It.Es., nonché proporre la mia esperienza al fine di rafforzare i rapporti tra tutti gli attori istituzionali.
Di seguito i punti di discussione trattati con i Consoli e i Com.It.Es. nel corso degli incontri:
- Rafforzare le sinergie tra il Consolato e gli organi eletti nel rispetto reciproco:
- Crearne altre con le istituzioni locali, le diverse associazioni ed enti di promozione:
- Promuovere iniziative congiunte per eventi culturali a favore dei connazionali:
- Favorire lo scambio di informazioni utili ai connazionali tramite newsletter, siti web e incontri pubblici (logo Comites nel sito del Consolato):
- Disponibilità nel cercare soluzioni per migliorare i Servizi Consolari:
Prima di tutto, vorrei esprimere la mia profonda gratitudine a S.E. Gian Lorenzo Cornado e ai diplomatici della rete diplomatico-consolare per il loro encomiabile spirito di accoglienza e la disponibilità nel discutere i problemi e le sfide della Circoscrizione insieme ai rappresentanti dei Com.It.Es..
Ringrazio inoltre i presidenti e i rappresentanti dei Com.It.Es. coinvolti in questa iniziativa. Spero che questo impegno conduca a un maggiore avvicinamento nei rapporti tra la rete diplomatico-consolare, i Com.It.Es. e l'associazionismo, attualmente palesemente distante.
La Svizzera, con la sua numerosa e variegata comunità italiana, rappresenta un esempio significativo delle dinamiche che coinvolgono i Com.It.Es. e il loro rapporto con le associazioni locali e le istituzioni diplomatico-consolari.
In sintesi, l’iniziativa non vuole essere solo un invito alla riflessione e all'autovalutazione per i membri dei Com.It.Es., ma anche un'esortazione a lavorare insieme per il bene comune, sviluppando progetti condivisi e favorendo un clima di collaborazione che possa fare la differenza per la comunità italiana in Svizzera. È necessario che i Com.It.Es. si aprano al dialogo e alla cooperazione con le associazioni storiche e di nuova generazione presenti sul territorio, creando spazi di incontro e di confronto, organizzando eventi e promuovendo una cultura della partecipazione attiva.
Rafforzare il dialogo e la collaborazione tra le istituzioni diplomatiche-consolari, i Com.It.Es. e le associazioni è essenziale per costruire una rete solida e funzionale, capace di rappresentare e difendere i diritti degli italiani all'estero, promuovere la cultura italiana e sostenere le nuove generazioni di emigrati. Solo attraverso un impegno comune possiamo garantire un futuro prospero e inclusivo per tutti gli italiani nel mondo.
Oggi i Com.It.Es. sono a rischio di estinzione per tre motivi principali
1. Tagli finanziari e abbandono istituzionale:
- Ogni anno, i Com.It.Es. subiscono significativi tagli finanziari che riducono drasticamente la loro capacità operativa. Questo problema è aggravato dal fatto che, in alcuni casi, i Com.It.Es. meno operosi vengono trascurati dalle sedi diplomatico-consolari. Tale situazione crea una disparità di trattamento e indebolisce la funzione rappresentativa dei Com.It.Es., limitando le loro attività e iniziative a favore della comunità italiana.
2. Legge elettorale penalizzante:
- La legge con cui si eleggono i Com.It.Es. è estremamente penalizzante, al punto che questi organi vengono sminuiti con affermazioni irriflessive che li definiscono rappresentanti di solo il 2% della popolazione italiana all'estero. Questa percezione riduttiva mina la loro legittimità e influenza, scoraggiando la partecipazione attiva della comunità e rendendo difficile il coinvolgimento di nuovi membri motivati e competenti. La riforma della legge elettorale è quindi necessaria per garantire una rappresentanza più equa e significativa.
3. Mancanza di azione:
- È fondamentale che i membri dei Com.It.Es. si concentrino sul loro mandato, lavorando insieme per il bene della comunità. Solo così sarà possibile rafforzare il ruolo dei Com.It.Es. e garantire che essi possano svolgere efficacemente la loro funzione rappresentativa.
Pertanto, finché esistono leggi che stabiliscono linee guida precise tra Com.It.Es. e istituzioni diplomatico-consolari, ciascuno deve fare la propria parte per garantire il buon funzionamento della rappresentanza all'estero. È essenziale che le istituzioni diplomatiche forniscano il supporto necessario e che i membri dei Com.It.Es. lavorino con dedizione e coerenza, rispettando i principi della collaborazione e della trasparenza. Solo attraverso uno sforzo congiunto si potrà rafforzare la rappresentanza degli italiani all'estero e assicurare che i Com.It.Es. possano continuare a svolgere il loro importante ruolo.
I COM.IT.ES. E L’ASSOCIAZIONISMO NELLA CIRCOSCRIZIONE
I Com.It.Es. (Comitati degli Italiani all'Estero), istituiti nel 1985, sono organi di rappresentanza degli italiani all’estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari oltre ad essere stati concepiti per affrontare e coordinare le problematiche degli italiani all'estero, anche attraverso l'associazionismo. Questi comitati si sono da subito proposti come rappresentanti dell’Italia tramite l’espressione regionale, fungendo da ponte tra la comunità italiana e le autorità locali.
In passato, i Com.It.Es. hanno rappresentato una naturale espressione dell’associazionismo, funzionando come enti di coordinamento e rappresentanza delle numerose realtà associative. Tuttavia, negli ultimi tempi, il rapporto tra questi organismi e le associazioni si è bruscamente interrotto.
Inoltre, altri fattori hanno contribuito a questa incrinatura. Tra questi si annovera la totale mancanza di dialogo tra i Com.It.Es. e le associazioni, una comunicazione frammentata e inefficace che ha portato a malintesi e distanziamento. La mancanza di difesa dei diritti dei cittadini italiani all'estero, l’inefficienza rappresentativa e le proposte politiche e sociali sterili hanno ulteriormente allontanato le associazioni. Un ulteriore elemento di contrasto è rappresentato dal fatto che i Com.It.Es. hanno puntato sulle nuove generazioni di emigrati, che però mostrano scarso interesse per le attività dei Comitati stessi. Questo disinteresse può essere attribuito a un mancato aggiornamento delle modalità di coinvolgimento e comunicazione da parte dei Com.It.Es., che non sempre riescono a rispondere alle esigenze e aspettative delle nuove generazioni.
IN CONCLUSIONE
A mio parere, in attesa di una riforma compatibile con la realtà, i Com.It.Es. dovrebbero rivedere le proprie capacità rappresentative e cercare, prima di ogni altra cosa, di creare una rete di collaborazione efficace con gli italiani della propria Circoscrizione, a partire proprio dalle associazioni storiche e di nuova generazione presenti sul territorio. Questo implica rimanere vigili e all’ascolto delle esigenze della comunità, per poi agire proattivamente cercando risorse presso le istituzioni locali e sponsorizzazioni. È essenziale che i Com.It.Es. tornino a essere percepiti come enti inclusivi e rappresentativi, capaci di dialogare con tutte le componenti della comunità italiana all'estero.
È indispensabile che i Com.It.Es. e le associazioni lavorino costantemente insieme per trovare le giuste sinergie e garantire una presenza continua e significativa all’interno della collettività. Dovrebbero essere in grado di farsi conoscere, ascoltare le esigenze primarie che preoccupano la comunità e mostrare alle istituzioni locali e italiane che siamo una comunità unita e coesa, attorno ai valori italiani che ci riconoscono in tutto il mondo.
Rafforzare il dialogo e la collaborazione tra le istituzioni diplomatiche-consolari, i Com.It.Es. e le associazioni è essenziale per costruire una rete solida e funzionale, capace di rappresentare e difendere i diritti degli italiani all'estero, promuovere la cultura italiana e sostenere le nuove generazioni di emigrati. Solo attraverso un impegno comune e condiviso possiamo garantire un futuro prospero e inclusivo per tutti gli italiani nel mondo. (carmelo vaccaro*\aise)
* consigliere Cgie Svizzera