Malta: il Comites incontra una delegazione della Polizia italiana

LA VALLETTA\ aise\ - “In un clima di festa, partecipazione e profondo rispetto reciproco, si è svolta oggi (ieri - ndr) a Malta una giornata dal forte valore simbolico e umano: la visita della Polizia di Stato Italiana, nell'ambito dei servizi di pattugliamenti congiunti in atto con la Polizia maltese, rappresenta molto più di un evento istituzionale — è il segno tangibile di una relazione millenaria che unisce Italia e Malta nel cuore del Mediterraneo”. È quanto riporta il Comites di Malta presieduto da Vincenzo Catalano che ieri ha incontrato la delegazione italiana insieme al parroco don Gino Gauci nella Parrocchia Santa Caterina d'Italia, luogo simbolo della presenza italiana sull’Isola.
“In un tempo che ci invita a costruire ponti di fiducia, e non barriere, la presenza degli agenti italiani sul territorio maltese, in collaborazione con le autorità locali, assume un significato profondo”, evidenzia il Comites. “È la conferma che la sicurezza non è solo protezione, ma anche dialogo, vicinanza e condivisione di valori e professionalità. Per la comunità italiana residente sull’isola, questa iniziativa rappresenta un gesto concreto di attenzione, che rafforza quel sentimento di reciprocità, cordialità e affetto che ha sempre contraddistinto i rapporti tra i due popoli. Un’alleanza silenziosa, quotidiana, fatta di cooperazione e rispetto reciproco”.
Don Gino e il Presidente Catalano hanno dunque accolto la delegazione italiana, “testimoniando l’impegno costante delle istituzioni italiane nel promuovere coesione, vicinanza e sostegno alla nostra comunità”.
La giornata “libera da riferimenti politici o ideologici ha voluto essere un momento autentico di incontro, scambio e riflessione, in cui italiani e maltesi si sono riconosciuti non solo come vicini geografici, ma come alleati nella costruzione di uno spazio comune di sicurezza, umanità e collaborazione”, conclude il Comites, ringraziando “la Polizia di Stato Italiana, la Malta Police Force, l’Ambasciata d'Italia a Malta, e tutti coloro che ogni giorno operano — spesso lontano dai riflettori — per garantire non solo la sicurezza, ma anche la dignità e la serenità di chi vive, lavora e costruisce ponti tra le due sponde del Mediterraneo. Perché quando due popoli si riconoscono nell’altro, ogni confine diventa un’occasione di incontro”. (aise)