“Paolo Vive”: mercoledì a Montréal la proiezione promossa da Comites e Giuristi Italo-Canadesi del Québec

MONTRÉAL\ aise\ - La strage di Via D’Amelio del 1992 scosse profondamente Palermo e l’intera Italia, provocando la tragica morte del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta. Sarà presentato anche a Montreal “Paolo Vive” (2024), docufilm diretto da Debora Scalzo, in distribuzione internazionale in collaborazione con la Farnesina.
Su iniziativa dell’Associazione dei Giuristi Italo-Canadesi del Québec (AGICQ) e del Comites di Montréal, il docufilm sarà proiettato questo mercoledì, 19 marzo, al Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci alla presenza della regista.
Montreal è solo una delle tappe nordamericane del docufilm presentato anche a New York, Washington, Los Angeles e Vancouver.
Il docufilm intreccia con maestria l’instancabile ricerca della giustizia di Borsellino, rappresentato magistralmente da Bruno Torrisi, con le toccanti riflessioni di coloro che hanno condiviso il suo coraggioso viaggio, dall’agente di scorta sopravvissuto Antonio Vullo a Luciano Traina poliziotto che ha arrestato Giovanni Brusca e fratello di Claudio Traina, uomo della scorta di Paolo Borsellino vittima nella Strage di Via d’Amelio. Attraverso interviste intime, testimonianze inedite e filmati d’archivio, questo documentario non solo onora l’eredità duratura del magistrato, ma funge anche da grido di battaglia per una nuova generazione, esortandola ad abbracciare i suoi valori di integrità e coraggio. “Paolo vive” è un potente invito a continuare la lotta contro la minaccia mafiosa, mantenendo viva la memoria di un uomo che ha sacrificato la propria vita per il bene comune. Perchè la vera Sicilia è Paolo Borsellino.
La regista Debora Scalzo, scrittrice di successo di libri dedicati alle forze dell’ordine, sceneggiatrice di importanti film antimafia, ha debuttato alla regia l’anno scorso con Paolo Vive, in concorso ai Premi David di Donatello 2025, tra i “Film opere prime – Esordio alla regia”. Nipote di Lorenzo, poliziotto che negli anni più cruenti della criminalità organizzata in Sicilia ha scortato vari magistrati antimafia tra cui il giudice Cesare Terranova, Debora ha dichiarato: “essere in concorso ai David di Donatello è un onore immenso. Un grande traguardo raggiunto con tanti sacrifici, sono felicissima di poter divulgare l’educazione alla legalità attraverso i miei progetti cinematografici. Felice di aver debuttato con un grande attore come Bruno Torrisi. Paolo Vive è un docufilm diverso dai soliti documentari, poiché ho voluto dare ampio spazio alle personalità che hanno vissuto gli anni delle Stragi, raccontando ciò che in passato è sempre stato tagliato, io non ho tagliato nulla, ho voluto raccontare la verità scomoda e ne vado orgogliosa”. (aise)