Romagnoli (Cgie) alla Commissione continentale Europa: progetti e proposte
BRUXELLES\ aise\ - Massimo Romagnoli, presidente CONFIINE e presidente della V Commissione del Cgie, parteciperà ai lavori della Commissione continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli italiani all’estero, i cui lavori inizieranno oggi pomeriggio a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo e, venerdì, all’Istituto Italiano di Cultura.
“Secondo una recente stima, sono quasi 300mila le persone d’origine italiana in Belgio; di queste, circa 120mila si trovano a Bruxelles”, dichiara Romagnoli. “Del resto, il luogo in cui si svolgerà la Commissione Europa non è stato scelto a caso: saremo nel cuore dell’Europa e sul nostro tavolo ci saranno i temi che più da vicino interessano i nostri connazionali”.
“Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1946, lo Stato Italiano stipulò un accordo bilaterale con il Belgio nel quale si confermava uno scambio programmato di manodopera per forniture di carbone. Questo passo – ricorda Romagnoli - permise ai Paesi europei interessati a ricevere maestranze fuori confine di porre una maggiore attenzione alle problematiche relative all’immigrazione, dunque all’integrazione e alla socialità. Così la comunità italiana in Belgio si radicò principalmente in Vallonia dove, fino al 1961, viveva l’85% degli italiani presenti, attratti soprattutto dalle risorse dei bacini carboniferi di Bois du Cazier. È stata ovviamente la tragedia di Marcinelle dell’8 agosto 1956 a segnare un momento decisivo per la comunità italiana. L’accordo venne annullato e contemporaneamente subì un’accelerazione tutto il processo di revisione delle politiche migratorie, con nuovi concetti d’integrazione sociale, economica, culturale e politica. Infatti, proprio da quel momento si verificò un vero e proprio sconvolgimento del sistema sociale grazie alla mobilitazione dei sindacati. E il Belgio, in questo, fu promotore in Europa dando l’esempio ad altri Paesi. Oggi possiamo affermare con orgoglio che il processo d’integrazione abbia raggiunto grandi traguardi, rafforzati dal continuo lavoro svolto per garantire agli italiani e alle loro famiglie l’esercizio pieno dei propri diritti di cittadinanza europea tanto nel Paese ospitante quanto nei confronti dell’Italia”.
“Oggi è molto forte la presenza imprenditoriale italiana in Belgio, “soprattutto per ciò che attiene alle piccole e medie imprese e alle attività artigianali. È da sottolineare che sono state create da nostri connazionali ben 250 associazioni impegnate nella promozione di attività sociali e culturali”, conclude Romagnoli che ai lavori della Commissione continentale porterà la propria esperienza come imprenditore, oltre a progetti e proposte per sostenere nell’internazionalizzazione le piccole e medie imprese italiane. (aise)