Servizi consolari e progetti in corso: l’assemblea del Comites Tel Aviv

foto d'archivio

TEL AVIV\ aise\ - Si è riunito in via telematica il Comites di Tel Aviv, convocato il 6 dicembre scorso per l’ultima assemblea del 2024, cui hanno partecipato sei consiglieri - Arik Bendaud, Angelica Calò Livne, Davide Levy, Maria Silvera, Gemma Oren e Daniele Moscati – il Console Federico Castelli e Christian Vinazzani per l’Ambasciata, Yehuda Calò Livne e Menachem Oren.
All’ordine del giorno il punto sui progetti del Comites, i fondi a disposizione, e il report sui servizi consolari. La riunione si è conclusa con un incontro con l’Ambasciatore Luca Ferrari.
Il verbale redatto dal segretario Davide Levy.
Progetto pensionati. Il progetto pensionati è ripreso nell’agosto 2024 grazie ai finanziamenti speciali ottenuti dal ministero grazie all’intervento dell’Ambasciata. Da agosto sono stati aiutati circa 80 pensionati. Al momento il finanziamento è esaurito.
Bisogna trovare un metodo per finanziare il progetto Pensionati per 2025. Il consigliere Moscati propone l’introduzione del pagamento di un ticket per l’utilizzo del servizio escludendo i pensionati più indigenti. In mancanza di questo, il servizio rischia di doversi interrompere. Il Console ha ricordato il carattere di straordinarietà del finanziamento ottenuto richiedendo pertanto una programmazione che non conti su questi finanziamenti. Il Comites discuterà nei prossimi mesi i prossimi passi.
Il focus in queste settimane riguarda le pensioni di benemerenza, campagna che viene seguita principalmente dal Consolato.
Progetto Girotondo. Il progetto Girotondo è stato sospeso a causa della guerra in quanto le strutture utilizzate erano sprovviste di stanza protetta. Vista la situazione attuale della guerra, si spera di riprendere le attivitá presto. Il programma è già stato comunicato a chi ha mostrato interesse e, sicurezza permettendo, l’obiettivo è riprendere nei primi mesi del 2025.
Situazione fondi ordinari. I fondi ordinari sono stati quasi tutti spesi come previsto dal bilancio approvato. Il tesoriere Moscati propone di spostare la sede legale del Comites dall’attuale sede al Beit Italia a Yafo in una sala adiacente alla sinagoga italiana nel centro di Tel Aviv. La nuova sede avrebbe il vantaggio di essere piú centrale e vicino al principale centro di ritrovo della comunità italiana a Tel Aviv. Il presidente si informerá del costo di affitto della nuova sede e chiede al consiglio di votare sul trasferimento di sede a parità di costi d’affitto. Il consiglio approva all’unaminità.
Comunicazioni dall’ufficio consolare. Vinazzani ci informa che il servizio di emissione della Carta d’Identitá Elettronica (CIE) è sospeso in quanto non essendoci voli ITA per Israele, Poste Italiane non può inviare le nuove CIE.
Per quanto riguarda gli appuntamenti per i rinnovi di passaporti, Vinazzani ricorda che quest’anno ci sono stati piú di 500 italiani iscritti all’Aire e il suo ufficio deve gestire le pratiche di oltre 19.345 italiani registrati nella circoscrizione Tel Aviv-Israele. L’aumento degli iscritti è parzialmente dovuto alle nuove sanzioni per i residenti non iscritti all’AIRE. L’ufficio consolare ha perso un’altra unità nel personale che tarda ad essere sostituita per problemi burocratici. Il consiglio si impegna di segnalare il problema dell’insufficiente personale consolare al ministero.
Rinnovo Patente Italiana. È stata discussa “l’anomala” procedura di rinnovo patente effettuata presso il Consolato prevista dall’attuale legge. Tale rinnovo non ha un reale valore, dal momento che non viene riconosciuta, ad esempio, dalle assicurazioni/società di noleggio auto in Italia e richiede un ulteriore passaggio per la motorizzazione per poter guidare sul territorio nazionale. Si decide di proporre il tema al CGIE.
Incontro con l’Ambasciatore. La riunione si è conclusa con un cordiale incontro con l’Ambasciatore Luca Ferrari in cui si é discusso di vari argomenti tra cui la copertura sanitaria degli iscritti AIRE in Italia, il problema dei costi dei voli per e da Israele e la preoccupante situazione dell’antisemitismo, spesso dovuto alla informazione parziale del conflitto che viene proposta in Italia”. (aise)