Servizi consolari in Repubblica Dominicana: l’appello del Comites a Silli e Vignali

SANTO DOMINGO\ aise\ - C’è “urgente necessità” di migliorare l'accesso ai servizi consolari per gli italiani nella Repubblica Dominicana. Questo l’appello che il Comites di Santo Domingo, presieduto da Licia Colombo, ha rivolto ieri al Sottosegretario agli Esteri con deleghe per le politiche per gli italiani all'estero, Giorgio Silli, e al Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie della Farnesina, Luigi Maria Vignali, destinatari di una lettera in cui si denuncia la “costante assenza di appuntamenti sul sito web Prenot@mi”.
“È con crescente preoccupazione – scrive la Presidente Colombo nella lettera a Silli e Vignali – che il Comites di Santo Domingo si rivolge nuovamente a Voi, dopo che la nostra precedente comunicazione, inviata in data 06 marzo 2023, non ha ricevuto risposta risolutiva del problema da parte del MAECI. Le criticità nell'accedere ai servizi consolari per i cittadini italiani residenti nella Repubblica Dominicana, da noi segnalate nella citata comunicazione, sono aumentate notevolmente”.
“A differenza della maggior parte delle realtà a noi più vicine nel Nord, Centro e Sud America, - spiega Colombo – va ricordato che: viviamo in una porzione di isola da cui generalmente non ci si sposta senza prendere un aereo; senza un passaporto in corso di validità, siamo di fatto “prigionieri” del paese che ci ospita; la nostra comunità è già stata gravemente ed ingiustamente punita nel periodo della chiusura della nostra Ambasciata nel 2015 e crediamo fermamente che il Governo centrale abbia con noi un debito morale, date le difficoltà che abbiamo vissuto negli anni che hanno preceduto quella decisione e negli anni successivi alla stessa”.
A suffragio delle sue parole, Colombo riporta “esempi concreti: i nostri connazionali hanno bisogno di poter programmare i propri viaggi e hanno necessità particolari nel contesto del paese in cui viviamo per poter regolarizzare il proprio status migratorio o per accedere ai servizi di istituzioni bancarie, per i quali si rende essenziale avere sempre a mano un passaporto in corso di validità. Ci sono costantemente nuovi nati che necessitano di viaggiare in Italia con i propri genitori, a seguito della trascrizione della loro nascita. Codesto Ministero ha fatto del “turismo di ritorno” una questione prioritaria, ma impossibile da realizzare se i nostri connazionali non possono usufruire di un documento di viaggio valido per l’espatrio. Questi sono solo alcuni esempi per far comprendere le dimensioni di una problematica che, dal mese di aprile del 2022, con il ritorno della trattazione dei visti per l’Italia da parte della nostra Rappresentanza Diplomatica Consolare, si è intensificata”.
“La situazione attuale – denuncia il Comites – rende i nostri connazionali prigionieri di un sistema che non garantisce l'accesso ai servizi fondamentali. Il rapporto tra l’alta domanda di servizi e lo scarso numero di appuntamenti disponibili è palese. Se è vero che le risorse umane a disposizione della nostra Rappresentanza Consolare sono limitate, la soluzione non può essere che quella di aumentarle adeguatamente. Non è possibile lasciare che, per motivi logistici, vi siano singoli funzionari che hanno contemporaneamente in carico tematiche sensibili come i passaporti, l’iscrizione all’AIRE, lo stato civile e la cittadinanza. Il problema – chiarisce Colombo – non sono semplicemente i tempi di attesa per presenziare a un appuntamento già ottenuto e poi l’erogazione di un servizio. Il problema più visibile è la costante assenza di appuntamenti sul sito web PRENOTAMI. Non è plausibile che i nostri concittadini debbano rimanere collegati giorno e notte ad un computer, alla disperata ricerca di un appuntamento online, come se si trattasse di un terno al lotto”.
Il Comites, dunque, “chiede pertanto che le risorse umane e le piattaforme create vengano effettivamente messe a disposizione per facilitare, non ostacolare, l'accesso ai servizi consolari. Ridiamo dignità a tutti quei connazionali che, con il passare degli anni, perdono sempre di più la fiducia nelle istituzioni e nella politica in generale. La nostra collettività chiede l’erogazione di servizi degni di un grande paese, come lo è l’Italia. Attendiamo una risposta e soprattutto azioni concrete, per evitare che la situazione attuale diventi insostenibile”, conclude la presidente Colombo. “Confidiamo in un vostro sollecito intervento”. (aise)