Calo per l’export trevigiano e bellunese: i dati della Camera di Commercio di Treviso e Belluno|Dolomiti

TREVISO\ aise\ - Nell’anno 2024 l’export trevigiano è in lieve diminuzione: del -1,7% rispetto al 2023. “È un dato in linea anche con l’andamento delle esportazioni del Veneto che, nello stesso periodo, scendono del -1,8%. Per Belluno il calo su base annua è del -4,9%. Sono risultati, questi, che confermano tendenze già osservate. Per Treviso la lieve flessione fa media di andamenti per settori differenti”, il commento di Mario Pozza, Presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno|Dolomiti.
Cresce l’export di bevande e l’alimentare, confermando la dinamica degli scorsi trimestri. Tengono le esportazioni di macchinari, risultato non scontato vista la propensione ancora bassa agli investimenti. Rimane, invece, significativa la riduzione dell’export per il sistema moda (tessile-abbigliamento e calzature), per la componentistica automotive e la carpenteria metallica.
“Per Belluno la flessione è riconducibile per la maggior parte all’occhialeria”, spiega Pozza. “Questa voce realizza i tre quarti delle vendite provinciali all’estero. Una variazione negativa, a due cifre, si osserva anche per i macchinari. In crescita è la terza voce dell’export bellunese: i prodotti di elettronica/apparecchi medicali o di misurazione. Per Treviso pesa, come era atteso, la crisi della Germania: in un anno le esportazioni trevigiane si sono ridotte di quasi -200 milioni di euro (-8,5% in valori percentuali). Nonostante questa flessione il mercato tedesco rimane il primo valore export: nel 2024 vale, per la provincia, oltre 2 miliardi di euro”.
Per Belluno la Germania, con quasi 450 milioni di euro, è il terzo mercato per export, dopo gli Stati Uniti e la Francia. Anche per il bellunese le esportazioni sono in diminuzione: di oltre -21 milioni di euro (-4,6%).
La presentazione dei dati di fine anno è stata anche l’occasione per fare un bilancio sui flussi export verso il mercato statunitense.
“Per Treviso – annota Pozza – gli Stati Uniti, con quasi 1,4 miliardi di euro di export, rappresentano il terzo partner, dopo Germania e Francia. I due terzi delle vendite sono stati realizzati da cinque specializzazioni produttive provinciali: bevande (sostanzialmente vino, in particolare Prosecco DOC e DOCG), macchinari, mobili, articoli sportivi ed elettrodomestici. Rispetto all’anno 2023 le esportazioni verso gli USA sono aumentate del +5,1%. A crescere è stato soprattutto l’export di bevande (+20,0%). Se questo risultato possa essere riferibile anche un anticipo di vendite per effetto del cambio delle politiche commerciali della nuova amministrazione americana, lo potremmo valutare, però, nei prossimi mesi”.
Per Belluno, aggiunge, “l’export verso gli Stati Uniti è determinato per la maggior parte da occhialeria. Rispetto al 2023 le vendite - risultato scontato vista la composizione settoriale - sono in calo (forse anche per riorganizzazioni delle catene globali del valore). Questi dati confermano come i mercati tedesco e statunitense, concorrano in maniera significativa alla realizzazione dell’export provinciale, tanto per Treviso quanto per Belluno. Rappresentano dunque importanti opportunità di business per le nostre imprese, ma presentano anche una forte componente di incertezza, per come è lo scenario attuale”.
Come Camera di Commercio, “ci stiamo impegnando nel sostenere la competitività all’estero delle nostre imprese anche favorendo la diversificazione, ragionata, dei mercati”, conclude Pozza che, nel suo ruolo di Presidente di Assocamerestero, ricorda come “proprio a Treviso a fine gennaio è stato organizzato un evento gratuito che ha dato la possibilità di scoprire le occasioni di business in settori chiave come meccanica, sistema moda, forniture ospedaliere, sistema casa in mercati emergenti come Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Mozambico, Bulgaria, Colombia. Senza dimenticare quelli consolidati come lo stesso stato americano di New York”.
A metà ottobre, annuncia Pozza, “ospiteremo a Treviso il Forum PYMES, accogliendo delegati provenienti da 20 Paesi dell’America Latina e del Centro America. Durante i tre giorni dell’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di visitare le nostre aziende e prendere parte a incontri B2B e B2C con un focus in particolare su Messico, Argentina, Cile, Brasile, Uruguay e Colombia”. (aise)