CNA al Forum italo-congolese per la promozione degli scambi tra Artigiani e PMI

ROMA\ aise\ - È in corso in questi giorni il Forum italo-congolese per la promozione degli scambi tra Artigiani e Pmi, organizzato a Roma a margine del Summit Italia Africa con la partecipazione del capo di Stato Denis Sassou Nguesso.
CNA ha partecipato ai lavori con la Vicepresidente Nazionale con delega all’internazionalizzazione Roberta Datteri ed il Responsabile Ufficio Promozione e Mercato Internazionale, Antonio Franceschini.
Datteri, intervenuta ieri, il 31 gennaio, nella sessione di apertura del Forum, oltre a ringraziare per l’invito a partecipare a questo importante evento e dopo aver presentato la CNA agli operatori congolesi, ha evidenziato come la Confederazione da oltre 15 anni sostenga convintamente, anche attraverso iniziative ed attività, l’importanza strategica del Continente Africano.
“In questo paradigma, l’Italia può rivestire un ruolo importante e determinante, non solo geograficamente, ma per cultura, visione e strategia di Paese, un ruolo che sarà tanto più forte quanto prima riusciremo ad avere una prospettiva dinamica e condivisa con il continente africano”, ha sostenuto Datteri. “Siamo piacevolmente colpiti per aver trovato al centro di questo forum non solo la micro e piccola impresa, ma soprattutto il capitolo dedicato all’artigianato, a quel modello di business quasi sempre costruito attorno a piccole comunità, alle famiglie e al loro patrimonio anche di competenze, quel modello di business largamente diffuso nelle nostre rispettive economie, a volte criticato a vantaggio di modelli più complessi. L’artigianato è un patrimonio collettivo che è in grado di racchiudere in sé non solo matrici economiche ma anche culturali e sociali: per questo noi, come voi, continueremo a valorizzarlo, difenderlo e sostenerlo. Ricordiamo che spesso esso è il modello di business iniziale per imprese guidate da giovani e donne” ha continuato Datteri.
Nell’auspicio che il forum sia il punto di avvio di “un piano operativo, fatto di azioni immediate, concrete, che possa dare ai nostri imprenditori la possibilità di costruire insieme un nuovo futuro”, Datteri ha concluso: “abbiamo bisogno di voi per costruire il prossimo futuro, tanto quanto ci auguriamo voi vogliate scegliere noi come partner privilegiati. Italia e Repubblica del Congo potranno essere per l’Europa e per l’Africa i due volani capaci di sbloccare meccanismi arcaici che hanno di fatto rallentato fino ad oggi quella cooperazione multidirezionale, volta a costruire fattivamente crescita, sviluppo e stabilità di cui entrambi i nostri continenti, ma non solo, hanno estremo bisogno”.
Nell’intervento cha ha dato apertura ufficiale al Forum, il Presidente della Repubblica e Capo di Sato del Congo Denis Sassou Nguesso ha sostenuto: “la migrazione ci priva di coloro che sono in grado di scrivere la storia del nostro Paese, di migliorarne la struttura economica e di farne un player importante sul piano internazionale”. Il ricordato che i giovani costituiscono il 76% della popolazione congolese, il Presidente ha ricordato che il 2024 sarà “l’anno della gioventù”, promosso per attuare politiche in grado di creare ricchezza e di inserire i giovani nel circuito economico e sociale.
Il Forum è stato anche l’occasione per un incontro bilaterale tra i rappresentati della CNA e la Ministra dell’Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese del Congo, Jacqueline Lydia Mikolo che, affiancata da diversi dirigenti del suo staff, ha invitato CNA alla prossima edizione della Fiera internazionale dell’Artigianato di Brazzaville. Confermata anche l’intenzione di impostare un protocollo d’intesa che funga da traccia per azioni a favore delle imprese artigiane e delle PMI dei due Paesi.
La Ministra, intervenendo al Forum nel corso della mattinata, aveva anche evidenziato come l’Italia rappresenti per lei un modello dal quale apprendere come dar corso alla diversificazione economica guardando alle pmi. Tema, questo, al centro di una specifica sessione cui è intervenuto il Responsabile Ufficio Promozione e Mercato Internazionale della CNA, Antonio Franceschini.
Dopo aver rappresentato il modello italiano basato su Artigianato e PMI, Franceschini ha valorizzato la storia industriale dei distretti e delle filiere produttive italiane come punto di partenza per costruire progetti che trovino condivisioni tra entrambe le parti e vadano appunto nella direzione di supportare le politiche di diversificazione avviate in Congo.
Franceschini ha infine messo in evidenza come, sviluppando progetti dedicati ai giovani imprenditori, possa essere più facile individuare percorsi comuni che superino pregiudizi e costruiscano ponti economici e culturali. (aise)