Diminuisce l'export trevigiano (-2%) e bellunese (-2,2%)

TREVISO\ aise\ - I dati relativi all’interscambio commerciale del primo semestre 2025, resi noti dall’Istat nei giorni scorsi, hanno visto una lieve diminuzione delle esportazioni provinciali sia per Treviso (-2,0%) che per Belluno (-2,2%). A commentare i dati è Mario Pozza, Presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno|Dolomiti nonché presidente di Assocamerestero.
Secondo Pozza, sul risultato medio pesa, come ampliamente atteso, l’incertezza generata dalle politiche commerciali statunitensi. Per Treviso gli Stati Uniti rappresentano infatti il terzo mercato di riferimento per valore export e nei primi sei mesi dell’anno sono stati quasi 646 milioni di euro, l’8,3% del totale provinciale. Per Belluno, gli USA sono invece il primo mercato di riferimento con oltre 342 milioni (pari al 12,9% del totale provinciale). Rispetto al primo semestre 2024 le esportazioni trevigiane verso gli Stati Uniti sono in calo del -4,4%.
"Il timore dazi - ha spiegato Pozza - ha frenato soprattutto l’export di macchinari industriali, ma in calo sono anche i mobili e gli elettrodomestici. Le bevande (prosecco principalmente) hanno invece beneficiato di un anticipo di domanda. Rispetto al primo semestre 2024 le vendite sono state superiori del +10,8%: il risultato è frutto della forte accelerazione del primo trimestre quando le esportazioni erano cresciute quasi del +30%. Per Belluno il calo verso il mercato americano è determinato soprattutto dall’occhialeria. Questa voce rappresenta quasi il 90% del valore esportato verso gli USA e rispetto allo scorso anno le vendite sono diminuite del -41,4%. Un calo che fa pensare a scelte di riorganizzazione di filiera, forse non riconducibili in toto al fattore dazi".
Un’altra evidenza commentata da Pozza è stata il recupero delle esportazioni provinciali verso il mercato tedesco: per Treviso la variazione è del +1,0% (in aumento in particolare macchinari, alimentari e altre apparecchiature elettriche) e per Belluno è del +6,1% (occhialeria, macchinari e prodotti di elettronica e sensoristica). In forte espansione è anche l’export verso il Messico sia per Treviso che per Belluno.
"Sono importanti questi dati: perché ci indicano, da un lato, l’importanza che il mercato domestico europeo riparta, opportunamente sostenuto; dall’altra ribadiscono l’altrettanta valenza strategica della diversificazione dei mercati, sui cui spesso mi sono speso. Aggiungo che, nonostante queste perturbazioni, gli indicatori più recenti, fuori periodo di osservazione delle dinamiche export qui commentate, stanno mettendo in evidenza deboli ma significativi segnali di ripartenza delle filiere manifatturiere, come un po’ già emergeva anche dall’indagine congiunturale sul manifatturiero di Unioncamere del Veneto".
"Un buon termometro al riguardo è l’export di macchinari - ha proseguito -. A Treviso, pur a fronte di un’importante flessione verso gli USA, nel complesso tiene (+0,6%), con mercati in significativo recupero come la Germania (+14,5%) e la Francia (+8,6%). A Belluno, con la filiera del freddo, cresce del +9,1%. Insisteremo, come sistema camerale, nel supportare le imprese nella diversificazione dei mercati come risposta strategica ai nuovi scenari geopolitici: cercando di individuare non solo rischi ma anche opportunità".
"Al riguardo - ha concluso Pozza anche nel ruolo di Presidente di Assocamerestero – ricordo che a metà ottobre ospiteremo a Treviso il Forum PYMES. Accoglieremo i delegati provenienti da 20 Paesi dell’America Latina e del Centro America. Durante i tre giorni dell’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di visitare le nostre aziende e prendere parte a incontri B2B e B2C con un focus in particolare su Messico, Argentina, Cile, Brasile, Uruguay e Colombia". (aise)