Gli operatori economici del commercio estero nell’Annuario Ice - Istat

ROMA\ aise\ - Nel 2024, 133.437 operatori economici hanno effettuato vendite di beni all’estero (137.911 nel 2023). La distribuzione per valore delle vendite conferma la presenza di un ampio segmento di “micro esportatori”: 71.357 operatori presentano un ammontare di fatturato all’export molto contenuto (fino a 75mila euro), con un contributo al valore complessivo delle esportazioni pari allo 0,2%. D’altra parte, 5.753 operatori appartengono alle classi di fatturato esportato superiori a 15 milioni di euro e realizzano il 75,3% delle vendite complessive sui mercati esteri. È quanto emerge dall’Annuario statistico Istat-ICE 2025 “Commercio estero e attività internazionali delle imprese” presentato la scorsa settimana a Roma.
Nel focus sugli operatori economici del commercio estero, l’Annuario certifica che, rispetto all’anno precedente, nel 2024 l’export degli operatori appartenenti alla classe di fatturato estero inferiore a 50 milioni di euro diminuisce in valore dell’1,6%. Questo risultato sottende riduzioni di diversa entità, diffuse a quasi tutte le classi interne a questo aggregato: diminuiscono le vendite all’estero degli operatori della classe di fatturato estero compresa tra 250mila e 5 milioni di euro (-4,7%), di quelli della classe inferiore a 75mila euro (-1,3%) e di quelli della classe compresa tra 5 e 50 milioni di euro (-0,7%); mentre aumentano le esportazioni degli operatori della classe compresa tra 75 e 250mila euro (+2,9%).
Le esportazioni degli operatori della classe di fatturato all’export più ampia (oltre 50 milioni di euro) crescono dello 0,8%%.
Considerando gli operatori secondo i mercati di sbocco, il 45,5% esporta merci verso un unico mercato mentre il 18,0% opera in oltre 10 mercati. La presenza degli operatori nelle principali aree di scambio commerciale è comunque diffusa: nel 2024 il numero più elevato di presenze di operatori commerciali residenti in Italia si registra nei Paesi europei non Ue (87.215), in America settentrionale (46.488) e in Asia orientale (37.795).
Con 38.533 presenze all’estero, il settore dei macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) è quello con il numero più elevato di operatori all’export nel 2024.
Seguono i settori degli articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi con 30.591 presenze; metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, con 28.980 presenze; prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori con 28.186.
I primi cinque Paesi per numero di presenze di operatori commerciali italiani sono Svizzera (oltre 51mila), Stati Uniti (circa 43mila), Regno Unito (circa 36mila), Germania e Francia (oltre 25mila). Un numero elevato di operatori è presente anche in Spagna (circa 22mila).
Le regioni con il maggior numero di operatori all’export sono Lombardia (quasi 50mila), Veneto (oltre 22mila e 500), Emilia-Romagna (quasi 18mila), Toscana (oltre 16mila e 500) e Piemonte (circa 15mila). (aise)