Oltre 3mila buyer USA a Verona per Vinitaly nonostante i dazi ma le preoccupazioni salgono

VERONA\ aise\ - I dazi reciproci del 20% al vino italiano ed europeo annunciati dal presidente Trump non fermano gli operatori USA in partenza per Verona. Sono infatti oltre 3.000 i buyer statunitensi confermati alla 57^ edizione di Vinitaly, che prenderà il via a Veronafiere domenica prossima, 6 aprile. Un dato, questo, che replica il primato dell’anno scorso.
“La presenza degli operatori statunitensi è una notizia incoraggiante per le aziende e per Vinitaly - commenta Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere -. Si apre uno scenario incerto che impatterà sulla geografia del nostro export. Condividiamo le preoccupazioni del settore e per questo mettiamo a disposizione delle organizzazioni la piattaforma di Vinitaly per facilitare eventuali accordi diretti tra imprese, associazioni italiane e importatori-distributori del nostro primo mercato di destinazione extra Ue”.
Nella delegazione complessiva dei 3mila operatori USA a Vinitaly, sono presenti anche i 120 top buyer statunitensi (10% del contingente totale del piano di incoming 2025) selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere e ICE, provenienti prevalentemente da Texas, Midwest, California, Florida e New York.
Sul fronte del programma, oltre agli incontri b2b in fiera, gli operatori americani saranno protagonisti di una serata di networking a loro dedicata (martedì 8 aprile, Palazzo della Gran Guardia) in cui sarà presentata anche la prossima edizione di Vinitaly.USA, che si terrà a Chicago il 5 e il 6 ottobre. (aise)