Tuttofood 2025: presentato a Tokyo il nuovo format fieristico internazionale di Fiere di Parma

TOKYO\ aise\ - Il 12% delle aziende estere presenti a TUTTOFOOD Milano 2025 proviene dai Paesi Asiatici e del Pacifico (inclusa la Cina): un dato emerso durante la tappa giapponese del roadshow internazionale “The Italian Aperitivo”, sviluppato nell’ultimo anno da Fiere di Parma e Agenzia ICE per presentare la manifestazione agli stakeholders del food&beverage a livello mondiale. Il roadshow, giunto alla sua decima tappa, ha visto la partecipazione nell’ultimo anno di oltre 1000 decision makers tra i rappresentanti delle più importanti aziende internazionali, top buyer e collettive.
La serata ha visto riuniti presso la nostra Ambasciata a Tokyo imprenditori non solo giapponesi, buyer internazionali, TPO (Trade Promotion Organisations), giornalisti locali e stakeholder di rilievo, accolti dall'Ambasciatore Gianluigi Benedetti e dall’Amministratore Delegato di Fiere di Parma, Antonio Cellie. L’incontro è stata l’occasione per confermare la presenza alla manifestazione milanese di una nutrita delegazione giapponese, grazie alla collaborazione con gli uffici locali di ITA Tokyo e Koelnmesse Gmbh.
“Di fronte all'incognita dei dazi minacciati dall'amministrazione Trump, Fiere di Parma ha reagito con prontezza, spostando il focus su Paesi dal potenziale straordinario, in costante crescita dal punto di vista demografico e reddituale, come il Giappone e la Corea e, più in generale, sul dinamico mercato dei Paesi asiatici e del Pacifico, Cina inclusa”, ha dichiarato Antonio Cellie. Inoltre, nel presentare TUTTOFOOD Milano 2025, Cellie ha sottolineato gli aspetti di forte innovazione della manifestazione: “questa edizione 2025, organizzata per la prima volta da Fiere di Parma e Koelnmesse, segna un’importante evoluzione dell’evento milanese che, grazie all’uso di tecnologie interattive, format esperienziali e aree dedicate alle nuove tendenze del food & beverage, si trasformerà in un hub di innovazione e una vetrina internazionale per il business”.
TUTTOFOOD ospiterà oltre il 25% di espositori esteri, accoglierà circa 90.000 visitatori, tra cui più di 3.000 top buyer internazionali, che potranno scoprire nuovi prodotti e stringere partnership strategiche con aziende italiane, europee e internazionali. Imprese da tutto il mondo copriranno l’intera filiera agroalimentare e tutti i settori chiave per l’offerta di retail e food service, dal Grocery ai prodotti freschi fino ai semilavorati, sarà presente un’ampia selezione di prodotti DOP, IGP, biologici e gourmet, non solo italiani, oltre alle ultime novità in ambito foodtech e sustainable food, con un focus su qualità, autenticità e innovazione.
ASIA-PACIFIC: IL FOCUS DI FIERE DI PARMA
Questa area geografica rappresenta un mercato di grande interesse per l’Italia e il mondo: secondo i dati forniti da NielsenIQ, aggiornati al 2024, per quanto concerne le performance dei beni di largo consumo, queste zone hanno registrato una crescita organica del valore del +2,7%, guidata da una ripresa della crescita del volume, passata da -0,9% nel 2023 a +2,5% nel 2024. Visto l’affievolimento della crescita dei prezzi per unità (rallentata da +2,6% a +0,2%), nel 2025 la crescita del volume rimarrà un elemento chiave. Addentrandosi nel mondo del cibo, quella del “fresh food” è l’industria che ha registrato la crescita a volume più forte a livello mondiale, e questa zona del mondo conferma questo trend, crescendo del 3% a volume e dimostrandosi la regione con il trend a valore più dinamico, dietro solo ad Africa e Middle East. Dando uno sguardo alle categorie di prodotti italiani più esportati all’estero, emerge che la regione Asia-Pacific è quella in cui il caffè in polvere e chicchi ha registrato la maggiore crescita a volume, con un +2,3%; anche la pasta secca, altro prodotto di grande successo all’estero, nella stessa area geografica ha registrato la maggior crescita a volume con un +5,8%, così come l’olio (+6,1%) e il concentrato di pomodoro (+8,1%). (Dati 2024 vs 2023)
“Questi numeri sono giustificati da una serie di fattori che contribuiscono all’evoluzione dei canali di vendita nei Paesi asiatici, a partire dalla modernizzazione del commercio tradizionale, grazie alla digitalizzazione e al miglioramento delle infrastrutture”, ha dichiarato Beatrice Bonizzoni, Business Development Global Snapshot di NielsenIQ. “Fattori determinanti sono stati anche la crescita, in numero e importanza, dei negozi di piccole dimensioni, le strategie di up-trading e down-trading nei super e ipermercati, oltre che il forte sviluppo dell’e-commerce avanzato come il quick commerce e il social commerce” – ha concluso Bonizzoni. (aise)