3 aprile: l'Ente Friuli nel Mondo celebra la Festa della Patria del Friuli

UDINE\ aise\ - La Regione Friuli Venezia Giulia e l'Ente Friuli nel Mondo celebrano oggi la "Fieste de Patrie dal Friul" (Festa della Patria del Friuli) che cade nell'anniversario della nascita, avvenuta il 3 aprile 1077, del Principato patriarcale di Aquileia, Stato vassallo del Sacro Romano Impero che nacque per volere dell'imperatore Enrico IV di Franconia che concesse l'investitura feudale all'allora patriarca di Aquileia, Sigeardo di Beilstein. E proprio oggi è stata presentata la grande festa che si terrà a Tarcento domenica prossima, 7 aprile.
A partire dal XIII secolo, il Principato patriarcale di Aquileia divenne noto anche come Patria del Friuli. Essa era governata da principi-patriarchi con potere temporale e spirituale.
A partire dal XIII secolo, il Principato patriarcale di Aquileia divenne noto anche come Patria del Friuli. Essa era governata da principi-patriarchi con potere temporale e spirituale.
All'interno della realtà imperiale, il Friuli godeva di una certa autonomia politica e raggiunse alti livelli di organizzazione civile e istituzionale. Importanti in quest'ottica furono il Parlamento della Patria del Friuli, riunito per la prima volta il 6 luglio 1231, e la Costituzione della Patria del Friuli, un codice la cui parte principale venne approvata a Sacile l'8 novembre 1366.
Il Principato patriarcale di Aquileia terminò con la conquista veneziana del 1420. La sua fine venne però ufficializzata solo nel 1445, ma la Repubblica di Venezia mantenne per il Friuli il titolo di Patria.
Le celebrazioni del 3 aprile sono riconosciute dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con Legge regionale 27 marzo 2015, n. 6.
L'immagine che vi offriamo mostra un drappo che si rifà al corredo funerario del Beato Bertrand de Saint-Geniès, patriarca dal 1334 al 1350. Si tratta forse di un lembo del suo mantello ed è conservato presso i Musei del Duomo di Udine.
È da questo importante cimelio che trae origine la Bandiera del Friuli.
Per l'occasione, inoltre, la Società Filologica Friulana e l'ARLeF hanno organizzato un corso di lingua e cultura friulana che partirà l'8 aprile prossimo in versione online. Il percorso dura 10 settimane, con pillole grammaticali e storiche da poter vedere in modalità asincrona. Inoltre, ogni settimana sono in programma incontri di conversazione on-line, con esercizi di dettato e di lettura.
"Se il Friuli Venezia Giulia è una regione così ricca e poliedrica dal punto di vista culturale e delle tradizioni lo è anche grazie alle sue peculiarità linguistiche, partendo dal friulano per arrivare fino allo sloveno e al tedesco. In termini di comunità, il friulano rappresenta più della metà della popolazione residente e territorialmente quasi il 90% della superficie. Un'identità quindi estremamente importante, che va valorizzata e fatta conoscere, trasmessa alle nuove generazioni e rafforzata a favore di tutti i cittadini che risiedono in Friuli Venezia Giulia, degli emigranti e dei loro discendenti che vivono al di fuori dei confini regionali", ha detto l'assessore Fvg alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, che questa mattina ha preso parte alla presentazione delle iniziative promosse in occasione della quarantasettesima edizione della "Fiesta de Patrie dal Friûl", illustrazione che si è tenuta nella sede di Udine della Regione, e alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente dell'Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef), Eros Cisilino, il presidente dell'Istitut ladin furlan "Per Checo Placerean", Geremia Gomboso, e il sindaco di Tarcento, Mauro Steccati.
Sarà la cosiddetta “Perla del Friuli”, Tarcento, ad ospitare domenica prossimo, 7 aprile, la 47^ edizione della Fieste de Patrie dal Friûl. Il ricco programma della Fieste partiranno da piazza Libertà, alle 9.30, dove è previsto il ritrovo dei partecipanti e il tradizionale alzabandiera della bandiera del Friuli, che per l’occasione sarà accompagnato dalla Banda musicale ex alpini di Coia. Alle 9.45 il corteo si muoverà verso il Duomo (via Roma) dove alle 10 avrà inizio la Santa Messa in friulano, celebrata dai rappresentanti delle tre diocesi del Friuli e con letture e preghiere anche in sloveno e tedesco. La funzione sarà accompagnata dal Coro San Pietro Apostolo di Tarcento. Proprio dalle 10 andrà in onda lo speciale “Fieste de Patrie” su Telefriuli (canale 11) che trasmetterà in diretta la liturgia e, a seguire, la cerimonia civile nella trasmissione “Il campanile della domenica”. Terminata la messa, alle 11, in piazza Roma, ci sarà l’esibizione del gruppo folkloristico Chino Ermacora. Alle 11.30, in sala Margherita (viale Olinto Marinelli), prenderanno avvio le celebrazioni civili: sarà eseguito l’Inno del Friuli e data lettura della Bolla imperiale. Dopo il tradizionale scambio della bandiera tra il sindaco del Comune che ha ospitato la manifestazione l’anno precedente (Capriva del Friuli) e quello ospitante, seguiranno i saluti delle molte autorità partecipanti. Nel pomeriggio, dalle 15.30, palazzo Frangipane (Piazza Cornelio Frangipane) si aprirà agli itinerari culturali: sono previste le visite guidate alla mostra e laboratorio permanente dei Mascarârs; al Museo del Gruppo Folkloristico Chino Ermacora; alla Mostra “Universo Donna”, del Circolo Fotografico Grandangolo. (aise)