Acli San Paolo e Clape nel Mondo chiedono la modifica sulla legge di cittadinanza

ROMA\ aise\ - Clape nel Mondo ha dichiarato in queste ore il suo sostegno al Consiglio generale degli italiani all'estero per la modifica della norma sulla cittadinanza. Lo ha fatto dopo una visita al patronato Acli di San Paolo del Brasile, dove la Presidente Rita Blasoli Costa ha avuto modo di illustrare ai rappresentanti di Clape presenti all'incontro, Lucio Gregoretti e Giovanna Colautti, la situazione venutasi a creare dopo le nuove disposizioni sottolineando la possibilità di modifiche sulle restrizioni sulla base di criteri diversi a partire da quello della conoscenza dell'italiano.
Clape nel Mondo, che ha spiegato di condividere le preoccupazioni per le difficoltà intervenute, ha sottolineato l'importanza delle proposte dell'UNAIE, a cui l'associazione aderisce, e la risoluzione votata quasi all'unanimità del CGIE, cominciando dal rispetto dal diritto di presentare richiesta per coloro già inseriti nelle liste consolari entro il 27 marzo 2025.
Fra le altre richieste anche la rimozione dei limiti alla trasmissione della cittadinanza per chi già la possiede e per chi ha doppia cittadinanza, la cancellazione dei termini per il riacquisto della cittadinanza da parte di chi l’ha perduta prima della legge attuale e il riconoscimento del diritto alla cittadinanza per gli italo-discendenti con legami culturali e linguistici con l’Italia.
Le referenti del Patronato Acli hanno quindi sottolineato la possibilità, a loro modo di vedere, di conciliare una regolamentazione di questo diritto con la conservazione delle radici delle generazioni che vogliono mantenere i legami di appartenenza identitaria con la nazione italiana di origine dei propri avi.
"Si tratta di superare le criticità attuali con adeguati eventi correttivi", hanno spiegato i rappresentanti di Clape nel Mondo a margine dell'incontro. (aise)