Crosetto ai militari all’estero: siete parte di un insieme di sicurezza, libertà, dignità

ROMA\ aise\ - “Ferragosto è, per tradizione, il giorno in cui l’Italia si ferma. Un momento di pausa, di riposo, di famiglia. Ma proprio in giornate come questa, il mio pensiero va con ancora più forza a chi non può fermarsi. A chi indossa ogni giorno una divisa e continua a servire il nostro Paese, anche quando l’attenzione dei più è rivolta altrove, anche quando la maggior parte degli italiani è in vacanza. Penso alle donne e agli uomini delle Forze Armate che operano in Italia e nel mondo. Penso a chi, oggi, sta solcando il Mar Rosso o pattuglia le acque del Mediterraneo Orientale, a chi è impegnato nei teatri operativi più delicati, come l’Iraq, la Somalia, il Niger. A chi è dispiegato nelle missioni internazionali in Libano, nel quadro della missione UNIFIL, o in Kosovo, dove l’Italia continua ad assicurare un contributo fondamentale alla stabilità della regione e dove la sicurezza non è mai scontata”. Così è iniziato il messaggio che il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha rivolto al personale militare in servizio in Italia e all’estero nel giorno di Ferragosto, il 15 agosto.
“Penso a chi lavora sotto il sole rovente di Gibuti e del Mozambico – ha proseguito Crosetto -. A chi è impegnato sul fianco est dell’Alleanza, o nell’addestramento delle forze locali in Palestina a Gerico o in Libia e Tunisia. A chi, nel mondo, garantisce la presenza rassicurante di una forza amica e affidabile. E penso, con la stessa intensità, a chi resta in Italia e vigila ogni giorno sulla nostra sicurezza. A chi, nelle città e nei piccoli centri, presidia il territorio con dedizione e discrezione. Penso al personale di Strade Sicure e ai Carabinieri, soprattutto quelli delle stazioni di frontiera, spesso in territori complessi, dove la divisa dello Stato rappresenta l’unico presidio di legalità. Penso a chi è in servizio a San Luca, a Corleone, a Platì, a luoghi dove servire lo Stato non è solo un lavoro, ma una missione personale. Dove ogni giorno è una sfida alla criminalità, ma anche una testimonianza di coraggio civile e di fedeltà ai principi costituzionali”.
Un ringraziamento particolare l’esponente del Governo lo ha rivolto anche “ai militari impegnati nella missione “Solidarity Path Operation 2”, che anche in questi giorni ha visto le nostre Forze Armate in prima linea per portare aiuti concreti alla popolazione civile di Gaza, attraverso trasporti aerei e aviolanci di beni essenziali. Così come desidero esprimere profonda gratitudine a quanti hanno reso possibile l’arrivo in Italia, grazie a tre voli speciali della Difesa, di ulteriori bambini palestinesi gravemente malati o feriti, che ora possono ricevere cure mediche nel nostro Paese”.
Crosetto ha poi voluto ricordare anche “chi garantisce la sicurezza delle infrastrutture critiche, degli aeroporti, delle stazioni ferroviarie, e a chi supporta la Protezione Civile in caso di emergenze ambientali. Penso a chi è nei centri operativi interforze, nei reparti CBRN, nei nuclei cinofili, nei battaglioni alpini e nei reparti speciali. Ogni incarico, ogni compito, ogni turno di servizio è parte di un mosaico più grande che tiene insieme sicurezza, libertà, dignità”.
Per questo Ferragosto, dunque, Crosetto non ha “potuto dimenticare nemmeno chi sta a casa, e vive l’assenza. Ai familiari di chi oggi è lontano: ai genitori, ai figli, alle mogli, ai mariti, ai compagni di vita. A voi va un ringraziamento che non sarà mai sufficiente. È grazie anche alla vostra forza silenziosa che i nostri militari riescono a portare avanti il loro impegno. Ogni sacrificio vissuto in famiglia è parte di un sacrificio più grande, collettivo, che parla di amore per l’Italia”.
“Anche se non potete essere a casa, anche se siete in servizio, il Paese è con voi – ha concluso il Ministro -. E io sono con voi. Il vostro lavoro, la vostra dedizione, la vostra capacità di essere sempre pronti, anche quando gli altri si fermano, rendono l’Italia un Paese più sicuro, più rispettato, più umano. Grazie, con rispetto, stima e profonda riconoscenza”. (aise)