“Esperienze migratorie di giovani donne italiane”: online l’indagine Filef

ROMA\ aise\ - La dimensione dell’emigrazione femminile degli ultimi 15 anni è ancora scarsamente conosciuta. Per questo la Filef ha realizzato una prima indagine attraverso interviste e ricerche in diversi paesi europei e in Argentina. Ne è nato un e-book - scaricabile gratuitamente sul sito della Filef - che vuole essere un contributo alla riflessione su un fenomeno che sta assumendo un rilievo quantitativo e qualitativo importante e che sta caratterizzando la nuova emigrazione italiana.
Attraverso i casi pubblicati, si legge nella presentazione firmata da Laura Salsi ed Elisa Castellano, “è possibile esaminare il nuovo protagonismo delle giovani donne che sono emigrate dal 2008 in poi (anno di inizio della grande crisi economica e a cui generalmente si fa riferimento per la ripartenza di nuovi flussi di emigrazione dall’Italia), le loro attività lavorative all’estero, i vincoli familiari e ambientali con i luoghi di partenza, i percorsi di inserimento sociale, culturale e di partecipazione nei luoghi di arrivo. I racconti e le testimonianze sono stati raccolti dalle dirigenti e attiviste della Rete Filef all’estero”.
Dalla ricerca, annota la Filef, emerge una “diversità sia nei contenuti che nei modelli” che è “la testimonianza dell’articolazione più complessiva della nostra rete nel mondo”.
Nell’introduzione all’e-book, la presidente della Filef, Antonella Dolci, ricorda che “il fenomeno dell’emigrazione femminile è stato poco conosciuto e studiato” e che “l’emigrazione femminile è spesso vista quasi come un’appendice di quella maschile, con gli stessi problemi e forse qualche caratteristica in più o in meno: le donne sono descritte come più restie a partire, a lasciare i luoghi e gli affetti, ma spinte a farlo dalla necessità di trovare lavoro e dal bisogno del ricongiungimento familiare. Il quadro che emerge da queste prime interviste rivela un cambio paradigmatico”.
Le protagoniste della pubblicazione della Filef sono “giovani donne” che “decidono autonomamente di vivere l’avventura dell’emigrazione, da sole, senza sostegno istituzionale delle autorità italiane e spesso senza nessun appiglio o contatto nel Paese in cui si recano. Quello che appare più evidente è la volontà di lasciare l’Italia, forse per la mancanza di sbocchi professionali o l’impossibilità di realizzare le potenzialità che sentono di avere”.
Oltre alla presentazione di Salsi e Castellano, e l’introduzione di Dolci l’e-book contiene 8 interviste e saggi su altrettanti Paesi: Argentina (a cura di Adriana Bernardotti), Belgio (a cura di Angela Gulotta), Franca (a cura di Maria G. Vitali Volant), Germania (a cura di Maurella Carbone e Edith Pichler), Lussemburgo (a cura di Maria Luisa Caldognetto), Svizzera (a cura di Morena La Barba), Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca (a cura di Erika Bucca) e Svezia (a cura di David Primo, Lara Olivetti, Elena Raffetti).
L’e-book è disponibile gratuitamente qui. (aise)