“I neri fantasmi di Marcinelle”: il libro di Pasuch domani in Alpago

BELLUNO\ aise\ - Cos’ha rappresentato per la società bellunese l’emigrazione verso il Belgio? In che periodo storico è cominciata davvero? Che natura e proporzioni ha assunto nel corso degli anni?
Queste e molte altre domande trovano esaustive risposte nel libro di Egidio Pasuch “I neri fantasmi di Marcinelle”, che verrà presentato domani, domenica 2 febbraio, alle 17:30 presso il Municipio di Puos d'Alpago (Piazza Papa Luciani 7 - Alpago).
Ponendo uno sguardo attento e riflessivo, l’autore ripercorre attraverso i molteplici racconti, le storie e le numerose esperienze individuali (spesso anche tragiche) un secolo di emigrazione verso quello che in passato era stato definito il “Paese Nero” e la “Terra di Caino”.
Una triste e drammatica pagina di emigrazione che ha coinvolto alcune migliaia di bellunesi, rappresentata dalla tragedia di Marcinelle (8 agosto 1956) che causò la morte di 262 minatori, di cui 136 italiani, tra i quali si ricorda ancora oggi il nome di Dino Della Vecchia, originario di Sedico.
Secondo quanto ricostruisce lo stesso Pasuch, la stampa locale inizialmente sostenne positivamente questa migrazione, dato che aveva come destinazione una realtà cattolica.
Di fronte alle prime vittime e alla comparsa di nuove opportunità migratorie, l’entusiasmo si raffreddò. Così come la corsa dei bellunesi verso il Belgio. Una meticolosa indagine che, attraverso storie toccanti e significative, ricostruisce un capitolo cruciale della storia sociale del Bellunese. (aise)