In Senato la cerimonia del Federico II Award del Centro Studi di Palermo

ROMA\ aise\ - Il 29 settembre scorso, nella Sala Nassiriya del Senato, è stato consegnato al Senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, Presidente della 4^ Commissione Politiche dell’Unione europea, il Federico II Award 2025, conferitogli dal Centro Studi Federico II di Palermo presieduto da Giuseppe Di Franco. Tributato inoltre all’Ambasciatrice di Romania a Roma, Gabriela Dancau, e al giornalista dell’Ansa Stefano Polli l’artistico Augustale di Federico II.
Il Presidente Di Franco ha così motivato in un breve intervento il conferimento del Premio al senatore: “Porgo i miei più cordiali saluti a tutte le personalità, ai diplomatici, ai giornalisti e agli illustri relatori presenti a questa iniziativa di alto livello culturale, che si tiene oggi 29 settembre 2025 presso la sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica. Nella qualità di Presidente del Centro Studi Federico II, ringrazio particolarmente il Senatore Giulio Terzi di Sant’Agata e l’ambasciatore Gaetano Cortese per avermi invitato a partecipare, insieme a Goffredo Palmerini, Presidente del Comitato Scientifico del Centro Studi, all’evento di questo pomeriggio. Il Centro Studi Federico II, oltre ad essere un’istituzione privata senza fini di lucro, ha tra i suoi scopi quello di promuovere i valori della cultura e del dialogo interculturale e multiculturale, di tolleranza e di apertura al mondo, valori questi senza i quali un multilateralismo, necessario per costruire ponti ideali tra i popoli, non potrebbe esistere né funzionare. La nostra istituzione affronta ogni anno una tematica diversa e si propone di volta in volta il raggiungimento di diversi obiettivi. Quest’anno il Centro Studi ha scelto il tema “Diplomazia e Interconnessione Culturale per la promozione del Soft Power, il fascino della cultura che unisce il mondo”, con un programma di iniziative e progetti inaugurato a Vienna il 27 maggio presso l’Ambasciata d’Italia, con un evento culturale cui ha partecipato l’Ambasciatore Giovanni Pugliese”.
“La Diplomazia culturale e il Soft Power – ha aggiunto il Presidente Di Franco - sono strumenti strategici in un mondo sempre più interconnesso. L’Italia, con il suo ricco patrimonio culturale, ha un enorme potenziale per esercitarli entrambi. In un’epoca di crescente competizione globale, la cultura può e deve essere una risorsa strategica. La Diplomazia culturale non è un lusso, ma un investimento a lungo termine nella reputazione, nella sicurezza e nella prosperità di un Paese. Concludo questo mio breve intervento con uno spazio che dedico alla consegna del Premio Internazionale Federico II – giunto alla V° edizione, e dell’Augustale, due prestigiose onorificenze che il Centro Studi Federico II assegna ogni anno a Personalità di altissimo livello che si sono distinte per i loro meriti nel campo della diplomazia internazionale, del giornalismo, dell’arte, della cultura, della medicina e della ricerca scientifica. Per il 2025 il Consiglio direttivo ed il Comitato scientifico del Centro Studi hanno deliberato di assegnare il Premio Internazionale Federico II al Sen. Giulio Terzi di Sant’Agata che nella sua funzione istituzionale di Senatore della Repubblica Italiana e durante la sua prestigiosa carriera diplomatica nella qualità di Ambasciatore d’Italia a Tel Aviv, Rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, Ambasciatore d’Italia a Washington, nonché Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, con la sua esperienza e professionalità ha dato un eccezionale contributo alla diplomazia e alla cultura italiana a livello internazionale”.
Il Presidente Di Franco, insieme a chi scrive, in qualità di Presidente del Comitato scientifico, hanno quindi consegnato al Sen. Giulio Terzi di Sant’Agata il Federico II Award, consistente in un’artistica statuetta in bronzo massiccio che riproduce l’imperatore Federico II, realizzata dal maestro fonditore Domenico Signorello con il metodo artigianale definito “lavorazione a cera persa”.
Terzi di Sant’Agata, in un breve intervento di ringraziamento in cui ha richiamato il valore e l’opera dell’imperatore Federico II, Stupor mundi, ha anche affermato che “le numerose iniziative del Centro Studi Federico II sono un prezioso contributo al panorama italiano della cultura e della ricerca, nonché occasioni di dialogo e confronto tra diversi mondi, da quello politico a quello dell'arte, da quello del giornalismo a quello diplomatico.”
Subito dopo è seguita la consegna dell’Augustale federiciano - riproducente la moneta aurea fatta coniare da Federico II nel 1231, in occasione del pacifico clima di rinascita seguìto alla pace con gli infedeli e con il pontefice, senza dubbio una delle monete più belle del Medioevo europeo – a Stefano Polli, Vicedirettore dell’agenzia giornalistica ANSA, “Per il notevole contributo reso al servizio giornalistico italiano a livello internazionale e per la sua brillante carriera connotata da grande professionalità”.
L’onorificenza dell’Augustale è stata infine tributata all’Ambasciatrice di Romania in Italia, Gabriela Dancau, “Per lo straordinario impegno diplomatico nel rendere più forti le relazioni tra Romania e Italia, anche attraverso la diplomazia culturale e la diffusione soft power”.
Infine, la consegna all’Ambasciatore Gaetano Cortese del Premio internazionale d’Eccellenza “Città del Galateo – Antonio de Ferrariis” 2025 per la Diplomazia, conferitogli dall’associazione internazionale Verbumlandiart con la seguente motivazione: “Per la carriera diplomatica di altissimo livello, dedicata a consolidare il ruolo dell’Italia nel contesto internazionale, e per l’opera di valorizzazione del patrimonio artistico delle sedi diplomatiche italiane nel mondo quale autore di preziosi volumi”.
Alla cerimonia di premiazione, svoltasi il 19 settembre scorso a Gorizia - Capitale europea della Cultura, l’Ambasciatore Cortese non aveva potuto partecipare, perciò delegando chi scrive al ritiro del Premio, presente all’evento quale vicepresidente di Verbumlandiart. È stata questa l’occasione per consegnargli l’artistica Targa del Premio “Città del Galateo” con relativa Pergamena.
La consegna dei prestigiosi riconoscimenti e onorificenze è avvenuta a margine della presentazione dell’ultimo volume “Villa Stolojan – Residenza d’Italia a Bucarest” di Gaetano Cortese, il 55° della splendida Collana dell’editore Carlo Colombo, ideata e curata dallo stesso Ambasciatore Cortese. Un progetto di ampio respiro culturale che da 25 anni è teso a documentare e valorizzare le residenze diplomatiche italiane nel mondo come luoghi di storia, di bellezza e di rappresentanza, inoltre ad offrire un’ampia documentazione delle relazioni diplomatiche tra l’Italia ed i vari Paesi trattati di volta in volta.
L’incontro di presentazione, che ha visto la Sala Nassiriya completa in ogni ordine di posti, moderato dal Vicedirettore dell’ANSA, Stefano Polli, ha visto relazionare insigni personalità del mondo politico e diplomatico: Giulio Terzi di Sant’Agata, l’Ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Maria Durante Mangoni in collegamento video, l’Ambasciatrice di Romania in Italia, Gabriela Dancau, e gli Ambasciatori Stefano Ronca, Anna Blefari Melazzi, Rocco Cangelosi e l’autore Gaetano Cortese.
L’iniziativa di presentazione del volume è stata promossa dall’Ambasciatore Cortese e realizzata in Senato per iniziativa del Sen. Giulio Terzi, per celebrare il 145° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Romania. “L’iniziativa dell’Ambasciatore Cortese è meravigliosa – ha tra l’altro annotato l’Ambasciatrice Dancau – questo libro non è solo un documento storico, ma un ponte che unisce Romania e Italia, due Paesi con radici comuni e un futuro condiviso nell’Unione Europea, nella NATO e nello spazio Schengen”. E infatti l’opera su Villa Stolojan si connota per la ricchezza iconografica, la precisione storica e la capacità di intrecciare architettura, diplomazia e cultura.
Nel suo intervento, a conclusione dell’incontro, l’Ambasciatore Cortese ha espresso viva gratitudine al Senato, che ha ospitato l’evento, e ai colleghi che hanno contribuito al volume, tra cui Stefano Ronca, autore del primo libro sulla sede diplomatica italiana a Bucarest, Anna Blefari Melazzi e Rocco Cangelosi, il cui contributo ha evidenziato il ruolo della Romania nel contesto europeo. L’evento, come di consueto nelle presentazioni dei volumi curati dall’Ambasciatore Cortese, è stato ricco di spunti storici e di riferimenti puntuali alle relazioni tra Italia e Romania, aperte a feconde prospettive per il futuro. (goffredo palmerini\aise)